(V. VERCILLO) – C’è chi si preoccupa della poca considerazione che ha la propria squadra, dalla quale però ha cercato più volte di fuggire, e c’è chi vive gara per gara, preparandosi intensamente giorno dopo giorno senza lasciarsi distrarre dal futuro. Se il dimissionario Edy Reja non può fare a meno di pensare a quanto «i giudizi sulla Lazio sono sempre molto critici da parte della stampa, mentre alla Roma,
che è stata spesso sotto da quando sono arrivato, va tutto bene», Luis Enrique preferisce spronare i suoi per ottenere i tre punti a Bergamo. Perché la sfida a cui i giallorossi devono pensare è quella contro l’Atalanta, e l’asturiano, più carico che mai, guarda «solo alla prossima partita». E alla vittoria.
Dopo la commovente cerimonia di intotalazione del campo “A” di Trigoria adAgostino Di Bartolomei, la squadra ieri è tornata ad allenarsi per la penultima volta in vista della di domenica contro l’Atalanta. Buone notizie per Luis Enrique, che ha avuto a disposizione l’intero gruppo: Bojan, che due giorni fa era uscito dal campo di allenamento anzitempo e vistosamente fasciato al ginocchio destro, ha lavorato coi compagni. Regolarmente in gruppo anche Rosi, anche lui uscito malconcio due giorni fa dalla seduta per una botta al
piede. Qualche preoccupazione, invece, la desta Juan: il brasiliano ha interrotto l’allenamento in anticipo per una contusione al piede sinistro. Al suo posto, vista anche la diffida, potrebbe tornare Kjaer dal primo minuto: il danese ritroverebbe così la maglia da titolare dopo quasi un mese. In coppia con lui il confermatissimo Heinze, che si sta rivelando come uno degli acquisti più azzeccati dal ds Sabatini per rapporto qualità/prezzo: da quando il 33enne connazionale Burdisso ha alzato bandiera bianca per il grave infortunio al ginocchio, è stato Heinze a ereditarne il ruolo di leader del reparto. Sulle fasce saranno in tre a contendersi due maglie: Rosi, José Angel e Taddei.
A centrocampo tutto si snoda intorno al ruolo di Pjanic. Il bosniaco ha coperto il ruolo di Totti – squalificato per
Bergamo – nel tridente d’attacco cinque volte su otto. Le altre tre volte, invece, come trequartista è stato schierato Lamela, anche se va sottolineato che quando l’argentino ha ha fatto il viceTotti, Pjanic non era a disposizione. Con l’ex Lione nel tridente offensivo, a centrocampo si libererebbe un posto. Dando per scontati De Rossi e Gago (nonostante la diffida), contro i nerazzurri Marquinho potrebbe esordire dal primo minuto. Anche se non è da escludere l’ipotesi Greco, due volte schierato da Luis Enrique al posto di Pjanic. In attacco, le maglie a disposizione sono due: in ballottaggio ci sono Lamela, Bojan e Osvaldo. Gli ultimi due sono favoriti: l’italo-argentino vorrebbe interrompere il digiuno da gol (l’ultima rete è stata il 21 dicembre 2011 a Bologna), mentre l’ex Swansea vuole spedire un messaggio positivo al Ct azzurro Cesare Prandelli.