(M. De Santis) – Ci sono cose che neve, gelo e freddo possono fare e altre che sono impossibili da cambiare anche per loro. Far chiudere le scuole per due giorni e anticipare alle 15 l’orario d’inizio di un Roma-Inter glaciale fanno parte della prima categoria, spostare il ritorno di Daniele De Rossi rientra nella seconda. L’allenamento di ieri, svolto dall’inizio alla fine con il resto del gruppo, ha fornito l’ultima di una lunga serie di conferme: il biondo di Ostia ci sarà. L’infiammazione all’adduttore non è ancora sparita del tutto ma è ritornata ad essere sopportabile. Come dimostrato dalla prova del nove di un allenamento di ieri in cui De Rossi ha provato a forzare senza avvertire problemi e ha ricevuto il semaforo verde, a meno di contrattempi nella seduta di oggi, per domani. Nessuna controindicazione per una partita: tanto quanto bastava.
Anche perché De Rossi, dopo Roma-Inter, avrà due settimane intere di riposo forzato per smaltire completamente il fastidio all’adduttore: salterà, causa sostituzione nella gara originale del 14 gennaio, i 20′ più recupero di martedì a Catania e, per squalifica, la trasferta di lunedì 13 a Siena. Insomma, via libera per domani e poi appuntamento per il 19 contro il Parma. L’altra buona notizia del giovedì Trigoria, oltre alla festicciola per il compleanno di Juan, è arrivata da Osvaldo. Dopo la corsa e il differenziato, l’italo-argentino è tornato addirittura ad allenarsi, anche se a ritmi piuttosto blandi, con il gruppo. L’obiettivo, comunque, resta una convocazione per Siena. Per domani, invece, Luis Enrique medita più di qualche cambio rispetto a Cagliari. Quasi scontato il ritorno tra i titolari di Heinze e Taddei in difesa, possibile qualche sopresina anche in mezzo al campo (con Gago, Greco, Simplicio e Perrotta in lotta per una maglia) e i soliti quattro (Borini, Totti, Lamela e Bojan) in lizza per i tre posti in prima linea.