Servivano i tre punti e sono arrivati. Serviva una grande curva e una grande curva c’è stata. Questo potrebbe essere il riassunto della gara di ieri, una partita in cui serviva l’estremo sostegno di tutti per condurre alla vittoria una squadra, tolta la parentesi con l’Inter, un po’ in difficoltà. E quando c’è bisogno di noi, c’è bisogno della curva e del suo sostegno, la Sud non si tira mai indietro, anzi, all’appello risponde sempre presente. E così è stato ieri: ’90 minuti di estremo sostegno e continuo battimani, tra tifo, passione e la solita goliardia sottolineata dalla presenza di numerose maschere carnevalesche: quella del lupo, simbolo dei nostri colori e della nostra storia, e quella del maiale, simbolo di chi si crede romano solo perché nato prima ma romano non è. E tra una risata e l’altra con gli amici di sempre, dopo pochi minuti Borini ha mandato in ebollizione una curva già calda esultando col coltello tra i denti. “Col coltello fra i denti conquista l’europa” recitava uno striscione della Sud di qualche anno fa ormai. Simbolo di una curva che non molla mai, che c’è sempre, nonostante le delusioni, le sconfitte e le sofferenze. Simbolo di un tifo portato avanti non solamente nei momenti più rosei della squadra, ma di un tifo fatto per passione. E se molto spesso il coltello tra i denti gli undici in campo non ce l’hanno, quel che serve per spingere la palla in rete ce lo mettiamo noi. E vorremmo mettercelo sempre, in ogni stadio, in tutta Italia ed in giro per l’Europa. Ma questo non ci è permesso, perchè delle leggi anticostituzionali vietano di farlo. Ma se chi sta lassù pensa che che chi sta dentro quella curva possa arrendersi così facilmente si sbaglia, e di grosso. Perché chi sta lì è pronto a combattere per i propri diritti, per la propria libertà e per poter seguire ovunque quei colori che tanto amiamo. D’altra parte i divieti e le tessere emesse sono soltanto degli scogli, ma con gli scogli non si può arginare il mare impetuoso! Curva Sud Roma!
A cura di Edwin Iacobacci