(F. Ferrazza) – La telenovela che sembrava infinita ha trovato il suo lieto fine: De Rossi ha firmato. «Daniele ha raggiunto un accordo con la Roma, firmando per i prossimi cinque anni», è Baldini a dare l’annuncio, al termine dell’intenso pomeriggio dell’Olimpico, chiuso con la bella vittoria sull’Inter. Oggi la conferenza stampa a Trigoria, per un contratto di circa sei milioni a stagione, che fa tirare un bel sospirone di sollievo ai romanisti.
In tutto questo c’è la gara contro i nerazzurri. E si stenta un po’ a crederlo, ma quattro giorni dopo la disfatta di Cagliari, la Roma rifila quattro gol all’Inter, affondando la panchina di Ranieri. «Oggi è un bel giorno per noi — sorride Luis Enrique — questo successo ci rimette in corsa. Non so perché non riusciamo a essere continui, e non serve a niente una grande partita se poi non riesci a ripeterti. Ringrazio comunque i tifosi quelli che hanno permesso di giocare oggi». L’Olimpico nella suggestiva e gelida cornice bianca dei residui rimasti della nevicata delle ultime ore, si gode il bel pomeriggio che fa rosicchiare di nuovo punti in classifica ai giallorossi. «Siamo stati superiori all’avversario — continua Luis — dal primo all’ultimo minuto, e il merito è solo nostro. Quando giochiamo così, con questa intensità e voglia, siamo una squadra diversa. Borini e Bojan? Stanno iniziando la loro carriera e serve pazienza. Anche Piscitella è bravo e Totti, con il suo esempio, è stato fondamentale».
Due gol Borini, uno Bojan (più quello di Juan) è la Roma di un attacco molto giovane, ancora discontinuo, ma
che quando gira è micidiale. «Siamo stati quasi perfetti — si lascia andare davanti ai microfoni proprio Borini, dopo il suo quinto gol in campionato — ora dobbiamo essere bravi a non lasciarci trascinare nell’entusiasmo
dell’ambiente. Il paragone con Inzaghi? Me lo diceva anche Ancelotti, mi fa piacere, lui ha segnato e vinto tantissimo. Un po’ mi ci rivedo nei suoi movimenti. Adesso diamo tutto nella mezzora di Catania». E in Sicilia la squadra andrà mercoledì (ore 20) per recuperare lo spicchietto di gara contro la squadra di Montella. Senza De Rossi e Totti (erano stati sostituiti) toccherà proprio ai giovani attaccanti segnare subito.