(F. Ferrazza) – Lamela e Osvaldo,attaccanti alla ricerca del riscatto all’interno di una stagione che li deve ritrovare protagonisti. Perché se da una parte c’è Borini a raccogliere gol e consensi, l’altra faccia della medaglia racconta di un attacco con enormi potenzialità ma che, per motivi diversi, latita.Osvaldo è appena rientrato dallo stop di un mese e mezzo, inevitabile fatichi a ritrovare condizione e continuità, impegnato al momento solamente contro il Parma da titolare. Sette reti, per lui, e tanta voglia di tornare a essere decisivo davanti alla porta in fretta, perché è la cosa che gli riesce meglio, togliendogli il malumore. Contro il Parma ha seguito buona parte della gara dalla panchina, Lamela,giocatore dalle importanti qualità, che però fatica a trovare regolarità. Un solo gol in campionato per lui, che dovrebbe ritrovare una maglia da titolare contro l’Atalanta. Domenica pomeriggio mancherà Totti, Lamela è forse l’unico attaccante a disposizione di Luis Enrique a poter ricoprire tutti e tre i ruoli offensivi, e per questo sembra indicato come l’uomo migliore per sostituire il capitano giallorosso. Davanti Osvaldo a duettare probabilmente con Borini, visto che Bojan è, al momento, quello meno in forma soprattutto dal punto di vista dell’approccio mentale. Oppure proprio con Lamela, se Pjanic venisse spostato in avanti. La Roma si aggrappa ai due attaccanti argentini, provati insieme ieri pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti. Per provare a sfruttare le possibilità legate al raggiungimento del terzo posto, Luis Enrique ha chiesto ieri concentrazione e intensità durante ogni singolo momento del lavoro quotidiano, che, mai come in questa settimana di abbondanza nelle scelte, farà la differenza per scegliere la formazione da schierare a Bergamo. Dopo la delusione pre-Parma, il tecnico si aspetta di non dover più tirare le orecchie pubblicamente a qualche giocatore, pronto, nel caso vedesse poco impegno, anche a fare illustre esclusioni