(F. Bocca) – Parliamo di quel De Rossi su cui la Roma ha fatto un investimento enorme e che di questa squadra dovrebbe essere cuore e anima. Difficile rinunciarci a cuor leggero, maLuis Enrique, Baldini e Sabatini hanno imboccato la strada del rigore. Con assoluta intransigenza. La Roma ne ha risentito, eccome, inventandosi una squadra approssimativa (con Marquinho titolare) sbandando paurosamente: i risultati e i punti sono gli optional di un gioco inesistente, ma sulla disciplina pugno di ferro. Tanto da chiedersi se siamo davanti a professionisti o a un collegio svizzero con qualche alunno sbruffoncello e un istitutore spietato. E così dopo lo schiaffo di Osvaldo a Lamela nel tracollo di Firenze, ecco un’altra storia simile. Baldini e Sabatini hanno esplicitato l’esclusione di De Rossi col famoso ritardo alla riunione – «È arrivato tardi, dispiace, ma le regole di Luis valgono per tutti, noi appoggiamo l’allenatore, anche se la squadra può risentirne» – forse non comprendendo fino in fondo però tanto assolutismo. Luis Enrique ha invece parlato prima di «scelta tecnica, di un Daniele non pronto» e di «non rivelare mai ciò che avviene nello spogliatoio ». Ma poi ha tradito rabbia per l’accaduto e la dura sconfitta con un «lo rifarei, state sicuri che se accadrà ancora lo rifarò sempre». E ancora: «Io le cose le dico in faccia, quando ho scelto questa formazione non volevo quello che è successo, ma mi comporterei nella stessa maniera. Non è piacevole fare certe scelte e la squadra viste le espulsioni deve imparare a gestirsi in campo. Io sono così altrimenti che venga un altro. Io per questa partita ero pronto alle 7 del mattino…». Raramente si era visto un Luis così alterato. Dalle sue stesse parole si evince che la squadra sia rimasta sconvolta. Heinze e Perrotta avevano cercato di far recedere l’allenatore dalla decisione, De Rossi si è turbato, i toni bollenti. Infatti la Roma è entrata sia nel primo che nel secondo tempo (dopo un intervallo particolarmente lungo) completamente groggy: in appena 20’ l’Atalanta l’ha mandata al tappeto con un uno-due (Marilungo e Denis) approfittando di una difesa ridicola, poi dopo aver timidamente riaperto il risultato con Borini, Denis l’ha spedita a terra completando la sua tripletta.Davanti a una buona squadra italiana la Roma ha di nuovo perso bussola del gioco e autocontrollo. Siamo ormai a 7 espulsioni in campionato, inaccettabile per chi si ispira a lealtà, correttezza e sportività. Rosi è stato salvato dal rosso, quando, subìto un fallo da Moralez (ammonito) e non visto dall’arbitro Damato, ha rifilato all’avversario un calcione da terra. E lo stesso a inizio ripresa quando Osvaldo ha colpito con un calcio Cigarini: ma stavolta per conto dell’arbitro ha visto il quarto uomo, l’espulsione implacabile. E a pochi minuti dalla fine Cassetti, ha insultato il guardalinee, per un altro rosso diretto. La bella Atalanta di Colantuono ha rispedito verso il derby di domenica (Cassetti, Gago e Osvaldo squalificati) un’armata a pezzi, all’undicesimo ko stagionale. E con ferite nell’animo anche più dolorose dei troppi gol presi.