Una vittoria meritata. Un successo d’importanza capitale. Per il morale dei giocatori, che vivono di continui strappi emotivi, e per la classifica, tornata ad essere più adeguata alle reali potenzialità del gruppo. La Roma di ieri ha dominato tatticamente e si è fatta apprezzare (e non poco) sotto il profilo atletico. Corti, coriacei e con la testa sulle spalle, i ragazzi di Luis Enrique sono stati straordinari nel mantenere la calma anche quando gli avversari hanno cercato di buttarla in “caciara”. Eccezionali nell’evitare di farsi condizionare da una terna arbitrale al limite del grottesco. Il rientro di De Rossi, ovviamente, ha ristabilito gli equilibri e riportato la squadra su un binario di assoluta eccellenza: con lui in campo, in questi primi due mesi del 2012, i giallorossi hanno subito soltanto una rete (a Catania). Capitan Futuro è l’emblema più bello del nuovo corso societario: il passato che si fonde col presente e getta anima e cuore al di là della siepe. Verso un domani che potrebbe regalare meravigliose soddisfazioni ad un popolo intero. Oggi, però, c’è da superare una marea di ostacoli per scalare il monte che porta al Paradiso. Ostacoli piazzati qua e là, mimetizzati in un ambiente spesso poco incline a cambiamenti epocali. Fa bene Luis Enrique a tenere alta la concentrazione, ad imporre in modo maniacale il lavoro sul campo, a tirare per le orecchie chi non si impegna come dovrebbe e a fare da parafulmine allo spogliatoio ma è necessario non perdere di vista la realtà. E’ assolutamente vitale arrivare in Europa, confrontarsi con regolarità e abbandonare, quanto prima, la sindrome dell’albero di Natale. La Roma di questa stagione, salvo un brevissimo lasso di tempo, si è accesa e spenta con troppa regolarità: vizi di gioventù e inesperienza le hanno tarpato le ali nella rincorsa alle primissime posizioni. Un peccato se messo in relazione con la mediocrità di questo derelitto campionato. A Bergamo, fra qualche giorno, ci sarà la definitiva prova di maturità. Più delle sfida con la Lazio del 4 marzo. La Roma dei giovani e del futuro ha solamente una risultato, la vittoria. E poco importa il modo in cui potrà arrivare: se non nasci ricco di famiglia, prima di poter arrivare a mangiare il caviale devi passare necessariamente per la mortadella. Buon appetito….
A cura di Piergiorgio Bruni