ROMA. “De Rossi è un punto di riferimento per la Roma e mi aspetto ancora tantissimo da lui”. Luis Enrique, alla vigilia della prosecuzione della partita di Catania (sospesa per il nubifragio sul ‘Massimino’ al 20′ della ripresa sull’1-1), parla del rinnovo del contratto del centrocampista per altri cinque anni. “Mi aspettavo il rinnovo di Daniele, come ho sempre detto fin dal primo giorno. Ho parlato con lui quando sono arrivato qui e ho visto la sua mentalità, il suo pensiero. Ora è arrivata la conferma”, dice il tecnico asturiano. “Daniele è un calciatore di riferimento per noi, un giocatore di livello altissimo. Mi aspetto tantissimo ancora da lui, ci sono giocatori che possono fare molto e lui è uno di questi”.
“NON SIAMO ANCORA GRANDI” – Luis Enrique poi si preoccupa di frenare l’entusiasmo, ritrovato dopo il 4-0 all’Inter: “Roma al pari delle grandi? Oggi ancora no. Per essere una grande serve una regolarità che ancora non abbiamo. Certo – aggiunge – l’unica squadra che ho visto superiore a noi è stato il Milan, ma siamo ancora lontani da quelli che aspirano a campionato e alla zona Champions. Conta la classifica e noi non siamo stati regolari in questa prima metà di campionato. Ma manca quasi tutto il girone di ritorno e quello che vedo mi fa essere fiducioso, ora vedremo se saremo capaci di farlo”.
“NON PENSO AL PROSSIMO ANNO” – “Se continueremo così sono sicuro che i risultati arriveranno, ma fin quando non arrivano non si può parlare. Ora la Roma ha un’identità, ma parlano i risultati e i numeri”, prosegue Luis Enrique. “Io non parlo di obiettivi, penso a vincere domani a Catania e dopo a Siena. Sembra uno slogan, ma non penso al prossimo anno e non mi chiedo se saremo da scudetto o da Champions. Mi interessano i tre punti in palio domani, mi piace pensare ad oggi. Quando arriveremo alla fine vedremo se è stato un successo, una sconfitta o un disastro”.
“TRENTA MINUTI ALL’ATTACCO” – Per la prosecuzione di Catania Luis Enrique ha le idee chiare: Mi aspetto di fare 30′ minuti all’attacco. Possiamo vincere, e per noi sarebbe un regalo bellissimo, uno stimolo importante perché ci permetterebbe di risalire in classifica”. L’asturiano non farà particolari stravolgimenti nella preparazione della partita: “Ho parlato col preparatore atletico e non faremo nulla di diverso, così come non sceglierò i giocatori da mandare in campo in base ai minuti da giocare, ma solo per vincere la partita. Trenta minuti sono tantissimi se facciamo le cose bene o pochissimi se facciamo male”.