Ecco l’intervista integrale dell’emittente satellitare al difensore brasiliano Juan alla vigilia del derby di domenica:
Cosa significa per te il derby di Roma?
“Sicuramente è una partita speciale. In 5 anni di Roma, abbiamo vissuto tanti bei derby. Oggi è difficile”.
Che tipo di esperienze hai vissuto in Brasile e in Germania?
“In Brasile forse è ancora peggio perché ci sono tanti derby. Io, di solito, ho giocato tantissimo”.
E’ un derby decisivo per il terzo posto?
“Sicuramente sarà una partita importante per entrambe le squadre perché siamo vicini ed è un momento della stagione particolare. E’ una partita importante anche se forse non sarà decisiva”.
La vicenda Reja può incidere sulla Lazio?
“Penso di no perché il derby è sempre una partita speciale in cui lasciamo tutti i problemi fuori dal campo. Ci mettiamo il cuore, più rabbia, questo sicuramente lo farà anche la Roma”.
Chi sarà il giocatore decisivo?
“Io mi aspetto che sia un giocatore della Roma perché giochiamo sempre un calcio qualitativo e speriamo di fare una bellissima partita. Poi, se uno dei nostri farà un gol decisivo, meglio ancora”.
Te la senti di fare un nome?
“No. Quello che mi aspetto è che vada in modo positivo”.
Chi sente di più il derby tra Totti e De Rossi?
“Per me nessuno dei due, se non in modo positivo. Sono carichi perché sono romani e fin da bambini hanno vissuto tanti derby. Cercano sempre di caricare la nostra squadra, sono giocatori d’esperienza, di altissimo livello, hanno giocato tante partite importanti, penso che non sentano il derby in modo negativo”.
Cosa significa per i giocatori il rinnovo di De Rossi?
“Non solo per noi, ma anche per la società e per i nostri tifosi è importantissimo perché De Rossi è un giocatore di altissimo livello. Siamo tutti più tranquilli perché ha firmato e sarà con noi nei prossimi cinque anni”.
Cos’è cambiato nell’assetto difensivo con l’arrivo di Luis Enrique a Roma?
“Sicuramente il mister chiede di fare la fase difensiva anche con i nostri attaccanti. Danno una mano importante, noi possiamo cercare di stare più alti e prendere la palla subito dopo averla persa”.
Ma è più difficile per voi?
“No, è un sistema nuovo, stiamo imparando, ancora non siamo al top, che è quello che chiede il mister. Ma ogni giorno cerchiamo di fare un passo in avanti. Spero che tra un paio di mesi saremo al top”.
Ledesma ha detto che nella Roma il giovane che lo ha impressionato di più è Pjanic. A te chi ha stupito di più della Lazio?
“La Roma ha fatto un bel mercato, ha portato tanti giovani di qualità. Forse qualcuno si è adattato più di altri, ma noi che ci alleniamo ogni giorno vediamo che sono tutti giocatori di qualità. Lamela è uno di questi giovani, che deve crescere e deve lavorare tantissimo, come sta facendo, poi c’è il talento”.
Borini è arrivato anche nella Nazionale di Prandelli. Te lo aspettavi?
“Così velocemente no, però lo ha meritato. Ha lavorato tanto, è un altro giovane che ha una voglia incredibile di lavorare e di fare bene per la squadra. Sta dimostrando di fare bene in ogni partita e secondo me merita questa opportunità”.
Hai qualche scaramanzia nei giorni che precedono il derby?
“No, niente. Faccio più o meno le cose che sono abituato a fare. Quello mi porta bene prima di entrare in campo, ma niente di particolare”.
Qual è la squadra favorita per il terzo posto?
“E’ difficile questa domanda perché ci sono quattro, cinque squadre che possono arrivare: Roma, Lazio, Inter, Udinese, Napoli sono tutte squadre in lotta per questo posto”.
Tra Milan e Juve chi vince lo scudetto?
“E’ un’altra domanda difficile. La Juve, forse, sta facendo un campionato più equilibrato, ma il Milan ha tanta qualità, ha già vinto l’anno scorso e ha un giocatore che può fare la differenza che è Ibrahimovic. Fino alla fine giocheranno alla pari”.
Hai un sogno nel cassetto?
“Proprio un sogno forse no, ma lavoro ogni giorno per stare bene e cercare di vincere qualcosa d’importante con la Roma”.