(Secolo XIX) – Da Capello al Trap, da Gilardino a Rossi a Cassano. Intervista a tutto campo quella di Cesare Prandelliincontrato dal Secolo XIX a Coverciano (Firenze) a pochi giorni dal ritorno della Nazionale a Genova dove incontrerà (29 febbraio) gli Stati Uniti. Sull’addio di Fabio Capello, che l’8 febbraio ha rassegnato le dimissioni da ct dell’Inghilterra dopo la decisione della federcalcio inglese di togliere la fascia di capitano a John Terry, Prandelli invita tutti a una “seria riflessione” ma afferma: “io sto con Capello. Se una persona come lui lascia a tre mesi da una competizione alla quale tiene moltissimo vuol dire che c’è qualcosa che non va, qualcosa che va al di là della fascia di capitano”.
E per adesso non vuole pensare che incontrerà l’Irlanda di Trapattoni: “prima bisogna pensare a Spagna e Croazia. Non voglio arrivare a giocarmi tutto nella terza gara, conosco il Trap, sarebbe rischioso”. Ancora, Prandelli parla di Gilardino: “lo conosco bene, non molla mai. Recupererà in tempi brevi” e di Giuseppe Rossi e Antonio Cassano: “con loro avevamo trovato un gioco d’attacco che funzionava bene. C’è chi voleva una prima punta, alla Vieri o alla Batistuta. Ma non ce ne sono”.
Rossi, infortunato “ma credo che ce la potrebbe fare. Per Antonio sono convinto che lotterà fino all’ultimo minuto, speriamo che possa farcela”. Infine, Platini: “Sta facendo un lavoro straordinario, il suo calcio era gioia, sorriso e la sua ‘politica’ idem”.