Una visita illustre, illustrissima, divina. E’ stata accolta con grande calore e affetto, da parte di tifosi e addetti ai lavori, la gita di Roberto Baggio a Trigoria. Oltre a lui, erano presenti tanti ex giocatori, tra cui l’ex capitano dell’Udinese Bertotto, Carbone, Cauet, Festa, Emanuele Filippini, Giunti, Pecchia, Rastelli, Zauli, Ze Maria, Di Biagio, Mangia e Remondina. Un viaggio di piacere, ma non troppo, visto che la scolaresca capeggiata da mister Ulivieri era a Roma per assistere agli allenamenti della Roma nell’ambito del corso master Uefa-pro per l’abilitazione ad allenatori professionisti di prima categoria.
Roberto Baggio: “Luis Enrique mi è piaciuto molto, ho trovato l’allenamento e il suo metodo di lavoro molto interessante”.
Luigi Di Biagio: “Quanto cambia fare l’allenatore o il giocatore? Fare il tecnico significa occuparsi della squadra 24 ore su 24 mentre il calciatore ogni tanto può staccare. Ci vorrebbero 48 ore in una giornata per fare tutto. Luis Enrique? Fa il lavoro che gli è stato chiesto, ogni tanto non ci si accontenta perché si vorrebbe sempre vincere e questo provoca qualche malumore tra i tifosi. Bisogna vedere quali fossero gli obiettivi ad inizio anno ma Luis Enrique sta comunque valorizzando tantissimo giovani. Il calcio italiano giovanile in crescita? Assolutamente sì, tra l’altro la Roma stessa dà tantissimi giocatori alle Nazionali giovanili. Terzo posto? E’ una lotta a tre e vedo il Napoli favorito. Per la Roma il terzo posto è molto lontano, non tanto per i punti ma per il numero di squadre davanti a sé. Chi vincerà questo campionato? Credo il Milan”.
Dopo l’allenamento, Baggio ha ricevuto da Luis Enrique l’appuntamento per mercoledì, quando la comitiva tecnica tornerà per un’altra giornata di “lezioni” a Trigoria. La Roma da parte sua ha messo a disposizione del gruppo di allenatori la sala “Champions”, quelle delle conferenze stampa più importanti, per ascoltare il preparatore atletico della Roma, Cabanellas, e il vice di Luis, Roberto Moreno, per approfondire le novità a livello di preparazione introdotte dallo staff iberico.