Dossier fabbricati a tavolino per screditare la Roma. Documenti taroccati che gli autori avrebbero pure tentato di vendere ad alcuni organi di informazione. La manovra però è fallita ed è finita all’attenzione della magistratura: la procura ha aperto un’inchiesta nei confronti del conduttore radiofonicoMario Corsi, «Marione», e del giornalista Roberto Renga. Il reato ipotizzato per ora è la diffamazione, ma non è escluso che possano essere contestati reati più gravi.
L’indagine è iniziata un paio di settimane fa, quando il d.g. dei giallorossi,Franco Baldini, ha presentato una denuncia alla Digos. Probabilmente il manager aveva saputo qualcosa a proposito del piano. Sembra infatti che «Marione» e il giornalista, anziché tenere segreto il «complotto», avessero in più occasioni sparso in giro notizie adatte a diffamare Baldini: secondo la Digos, guidata da Lamberto Giannini, gli autori dei dossier avevano fatto circolare la voce di poter dimostrare, grazie a dei documenti, che la Roma aveva compiuto operazioni poco chiare.
In particolare, secondo loro, Baldini avrebbe avuto interessi privati nella compravendita dei giocatori e non meglio precisati legami con la massoneria. La polizia ha perquisito «Marione» e Renga, ha sequestrato i dossier e ha scoperto che li avevano confezionati loro stessi. Baldini, che era stato ds della Roma con la famiglia Sensi, con cui si era lasciato in maniera traumatica, è il dirigente a cui la nuova proprietà americana si è affidata per il progetto di ricostruzione della società. Nel turbolento mondo dell’etere romano si è creata una spaccatura tra i nostalgici della vecchia gestione e i sostenitori della Roma made in Usa. Ma nessuno poteva immaginare che si sarebbe arrivati a una battaglia fatta di dossier.