(G. Piacentini) – Dopo il turnover in campo, quest’anno la Roma sembra aver inventato anche quello in infermeria. E così, dopo Totti e Osvaldo, ieri è toccato a Miralem Pjanic rimanere ai box per un «lieve affaticamento ». Niente di grave fanno sapere dall’infermeria di Trigoria, ma quello del bosniaco è il quindicesimo caso dall’inizio della stagione di calciatore costretto a fermarsi per un problema muscolare. Un po’ troppi per trattarsi soltanto di una sfortunata coincidenza. Se l’ex centrocampista del Lione non dovesse essere a disposizione per la gara di domenica alle 12.30 contro il Novara (arbitra Romeo) il danno per Luis Enrique sarebbe doppio.
Il tecnico spagnolo, infatti, sarà costretto a fronteggiare l’emergenza difensiva (out gli infortunati Burdisso, Juan, Cassetti e squalificato Heinze) arretrando De Rossi al fianco di Kjaer. Senza il bosniaco anche il centrocampo sarebbe pressoché inedito, con Gago davanti alla difesa e due tra Simplicio, Marquinho, Viviani e Perrotta come intermedi. La buona notizia riguarda i recuperi di Totti e Osvaldo, che ieri si sono allenati regolarmente e sono a disposizione. Che poi giochino entrambi titolari non è per niente scontato anche perché Luis Enrique, al termine della gara contro il Milan, era particolarmente arrabbiato per la prestazione della squadra ancora più che per il risultato.
Insoddisfazione che, sommata a quella mostrata dopo le gare vinte contro il Palermo e contro il Genoa (anche se l’asturiano ha poi rettificato la sua analisi su quella partita) ha fatto nascere il dubbio che ci sia una divergenza di vedute tra lui e la squadra sul modo di interpretare alcune situazioni tattiche. Da una parte i giocatori che reclamano una maggiore prudenza, dall’altra il tecnico che non ammette deroghe rispetto ad un atteggiamento sempre propositivo. In pratica il conflitto che c’è tra il calcio all’italiana e quello alla spagnola. A sostenere la tesi dei calciatori ci sono anche i dati pubblicati dalla Lega Calcio e dalla Panini Digital, che evidenziano come nelle 29 partite di campionato disputate la Roma abbia avuto per 28 volte un possesso palla maggiore o uguale all’avversario, ottenendo solo 12 vittorie. Nell’unica occasione in cui è stato l’avversario (il Napoli) ad avere la supremazia è arrivata una delle vittorie più convincenti.
La statistica è completata dai dati sui tiri in porta (19 volte la Roma ha tirato più dell’avversario) e dall’indice di pericolosità (misura la produzione offensiva di una squadra considerando il possesso palla, la capacità di verticalizzare, di giungere al tiro e di creare occasioni da rete), che ha visto la Roma prevalere per 17 volte. Numeri che difficilmente faranno cambiare idea al tecnico spagnolo, ma che non possono essere ignorati. Da Trigoria, infine, definiscono «una bufala» la notizia circolata ieri di un presunto interessamento per Fernando Torres mentre il Parma comincia a mandare segnali per Borini (che ieri ha compiuto 21 anni). «La Roma—le parole dell’a.d. Pietro Leonardi a Radio Radio — ha la priorità ma ora non c’è nessun accordo per il riscatto. E il prezzo del giocatore in questo momento è molto alto».