Domani, su Il Corriere Laziale, quotidiano che si occupa del calcio giovanile e dilettantistico, uscirà una lunga intervista al centrocampista giallorosso Alessandro Florenzi, quest’anno in prestito al Crotone. Con la maglia rossoblù l’ex capitano della Primavera della Roma ha già collezionato 24 presenze e 7 reti. Ecco di seguito uno stralcio dell’intervista:
Considerando le tante richieste avanzate per te sul mercato in estate, da capitano della squadra Campione d’Italia Primavera, com’è maturata la scelta che ha portato al tuo approdo a Crotone?
“Sapevo che qui a Crotone gli spazi per i giovani erano importanti, è un club ormai famoso per concedere una buona chance ai talenti più promettenti. Decisivo in questo senso è stato anche il parere del mio ex compagno di squadra in Primavera Crescenzi, che l’anno scorso a Crotone ha disputato una stagione a livelli eccellenti, facendo cose importanti”.
La versatilità è sempre stata il tuo forte, ma a Crotone ti stai superando, svolgendo i più svariati compiti a centrocampo, e non solo…
“E’ vero, ho giocato anche da esterno destro di difesa raccogliendo una richiesta del mister Menichini, che si era trovato scoperto in quel ruolo e mi ha chiesto un sacrificio. La mia disponibilità è stata massima fin dall’inizio, e per fortuna anche ciò che si è visto sul campo ha lasciato ben sperare…”.
Tenendo conto anche del rendimento di Viviani, la Roma potrebbe avere in casa una coppia di centrali di centrocampo dal futuro assicurato, e costruita tutta in casa. Tu quest’anno hai risposto alla grande al battesimo di fuoco della Serie B: un ritorno a Trigoria per giocare al fianco di Totti e De Rossi è già qualcosa di più concreto di un sogno?
“La mia speranza professionale principale è tornare a giocare con la Roma, e riuscire anche, un giorno, a vestire la maglia giallorossa ad alti livelli. Ritengo però che la cosa più saggia sia sempre concentrarsi sul presente, ed il mio presente è il Crotone: il campionato è tutto da giocare, gli obiettivi stagionali sono in bilico e dunque ci sarà tempo per pensare al futuro. Una cosa però l’ho capita qui, ed è che per crescere ho bisogno di imparare sul campo, e giocare: dunque fermo restando la priorità alla Roma per il futuro, non è detto che la soluzione migliore non possa essere ancora passare un po’ di tempo lontano dalla Capitale, per migliorare ancora”.
Fonte: il corriere laziale