Il settimo sigillo di Francesco Totti, e poi l’ottavo su rigore a partita finita, regala alla Roma la quinta vittoria consecutiva nel derby e rilancia le speranze giallorosse in chiave Champions, anche se il caterpillar Udinese, che segna a raffica e passa pure a Cagliari, ammutolisce l’intero Olimpico nella corsa all’Europa di prima classe. Il capitano festeggia col dito in bocca e in tribuna Ilary alza al cielo il piccolo Christian felice nel vedere il papà a braccia alzate. La giustizia invocata alla vigilia da Edy Reja – sconfitto quattro volte su quattro nelle stracittadine – non c’è. Ma c’è poco della sua Lazio – troppo timorosa di perdere e contratta nel gioco – che nel finale perde la testa con Matuzalem da prova tv (odiosa e pericolosissima tacchettata in faccia a Totti già per terra) e Radu che rifila un’assurda capocciata a Simplicio a gioco fermo, prima del rigore conclusivo, quando vede il rosso pure Ledesma. Vince il suo primo derby da allenatore Vincenzo Montella e del resto non poteva essere differentemente guardando alla storia dei derby nelle idi di marzo: 9 anni fa, da giocatore segnò 4 gol (unico nella sfida romana) per un clamoroso 5-1 il 10 di marzo.