(A. Mauro) – Alberto De Rossi preferisce parlare di «verifica» più che di «vendetta». La sua Roma ha dato prova di forza e maturità allo Juventus Stadium, ribaltando il 2-1 subìto nella finale di Viareggio e ipotecando la Coppa Italia (la sfida di ritorno è in programma il 22 marzo all’Olimpico). «È solo il primo round, ora ci dobbiamo giocare il secondo a Roma. Nella finale della Viareggio Cup abbiamo sbagliato approccio alla partita — prosegue De Rossi —, sapevo che quella non era la mi squadra. Non vedevo l’ora di rivedere la vera Roma, contro la Juve abbiamo giocato una partita straordinaria. Siamo scesi in campo con personalità dal primo minuto, giocando in modo brillante. Abbiamo segnato, tenuto e anche sofferto ».
La gioia Nel primo tempo la Roma ha fatto la partita, nella ripresa ha contenuto le sfuriate dei bianconeri concedendo il gol della speranza di Libertazzi. «È stato bravo Alberto a tagliare dietro ai difensori centrali che non sono riusciti a stargli dietro. Ma a parte questo episodio la nostra difesa ha sbagliato poco. Piscitella ha giocato solo un tempo perché potrebbe servire alla prima squadra. Quanti sono già pronti per Luis Enrique? Decide lui, io mi limito a fare in modo che siano tutti al top.Fosse per me li manderei tutti con i grandi, permequando uno dei miei ragazzi fa il salto in prima squadra è sempre una bella soddisfazione. È bello giocare in uno stadio moderno come quello della Juve, per fortuna l’emozione ci è scivolata addosso».
La chiave Viviani e Verre decisivi a centrocampo, l’attacco della Juve invece è sembrato meno brillante del solito. «Nel primo tempo abbiamo sofferto gli inserimenti di Beltrame, i bianconeri hanno un attacco stratosferico e anche negli altri reparti non hanno punti deboli. Viviani e Verre? Decisivi,maspesso si lasciavano prendere dalla foga e salivano troppo»