Era il 28 marzo 1993. Allo stadio “Rigamonti” di Brescia si giocava l’incontro di campionato tra Brescia-Roma. Al 42′ minuto del secondo tempo, sul risultato di 0-2 per la Roma, il tecnico giallorosso Vujadin Boskov, ormai sicuro di portarsi a casa i tre punti, decide di effettuare un doppio cambio: Salsano per Giannini e Rizzitelli per Totti. Per il sedicenne Francesco Totti, militante nella Primavera giallorossa, si tratta dell’esordio nella massima serie. Un esordio secondo alcuni suggerito a Boskov da Sinisa Mihajlovic, autore di una delle due reti che decisero l’esito finale di quella gara. Secondo altri, invece, a Boskov non sarebbe arrivato nessun suggerimento, ma sarebbe stato proprio lui a decidere che per il giovane calciatore di Porta Metronia fosse arrivato il momento di entrare nel calcio dei grandi: “dai Ruggero, vieni che facciamo entrare il ragazzino” avrebbe detto il tecnico serbo a Rizzitelli. Come in tutti gli esordi ed in tutte le favole più romantiche, anche in quel caso gli addetti i lavori e i tifosi giallorossi avevano sperato che quel ragazzo di soli sedici anni, romano e romanista, avesse potuto un giorno forse prendere il posto di un altro grande capitano, amato e venerato dalla piazza romana: Giuseppe Giannini. E le speranze in poco tempo sono divenute realtà. Da quel giorno sono passati ben 19 anni e Francesco Totti ad oggi quella maglia giallorossa ce l’ha sempre cucita addosso, con un dieci stampato dietro ed una fascia da capitano al braccio. Con la maglia della Roma ha segnato ben 266 reti in 634 partite giocate, diventando il calciatore ad aver collezionato più presenze ed aver segnato più reti nella storia del club capitolino. E a distanza di 19 anni, possiamo dirlo tranquillamente che quel lontano 28 marzo 1993, allo stadio “Rigamonti” di Brescia, non ha esordito un ragazzino qualunque, ma il calciatore pù forte di tutti i tempi…c’è solo un Capitano!
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A cura di Edwin Iacobacci