Insieme a tanti ex calciatori, tra i quali Roberto Baggio, Benoit Cauet ex centrocampista dell’Inter ed esperto di calcio francese, sta seguendo il corso guidato da Renzo Ulivieri che negli ultimi due giorni ha fatto tappa a Trigoria. A questo proposito la redazione di Gazzettagiallorossa.it, lo ha contattato per un giudizio sull’esperienza vissuta in questi ultimi giorni. Ecco le sue parole:
Come sta vivendo questa esperienza, in particolare gli ultimi due giorni a Trigoria?
“La sto vivendo bene, è una grande esperienza. Il corso è fatto da un docente (Ulivieri n.d.r.) che ha una grandissima carriera e ci sta dando ottimi consigli per poter passare questo esame per la Serie A e B. A Trigoria è stato bello: è interessante la filosofia messa in campo, lo definirei un calcio molto giocato e penso che i giocatori si divertono molto. E’ piacevole vedere”.
Un giudizio dopo aver visto Luis Enrique al lavoro?
“Penso che il progetto sarà valido, ma questo è un anno d’approccio perché purtroppo ci sono paramentri importanti da rispettare nel campionato italiano e in più ha perso un giocatore stra-importante che è Burdisso. Secondo me la Roma è stata sfortunata, ma anche perdendo tante partite è ancora li a 4 punti dal Napoli. C’è una grande qualità e se l’anno prossimo la Roma prende due grandi difensori, sono sicuro che può lottare per lo scudetto”.
A Trigoria ha ritrovato Baggio: come se lo ricorda e come lo ha ritrovato?
“Era un campione, un giocatore straordinario, con una tecnica unica, capace di decidere le partite e a cui ti potevi appoggiare nei momenti difficili. E’ stato piacevole e un onore giocare con lui. Tra me e lui c’è una grande affinità e amicizia, ora lo vedo bene, tranquillo e sereno, concentrato su quello che sta facendo”.
M’Vila, Sissoko, Tabanou. Un giudizio.
“M’Vila è molto bravo e ha un ottimo piede. Di lui non si parla solo in chiave Roma ma anche del Real e dell’Inter. Nonostante la giovane età, è in nazionale e sta facendo un bel percorso. Secondo me è finito il suo percorso al Rennes. Sissoko anche lui molto forte e ha un gran sinistro. Ha grandissima qualità ed è cresciuto molto: sta facendo un ottimo campionato ed è capace di fare gol importanti dalla distanza. Potrebbe fare comodo a tutti. Tabanou è giovane, ma è l’ultimo arrivato: sta scoprendo quest’anno la Ligue 1 e sta facendo un buon campionato, è un buon giocatore ma deve crescere. Secondo me non è pronto”.
A cura di Flavio Festuccia