Ad un giorno dal Derby, Eusebio Di Francesco ha voluto parlare dei suoi trascorsi da giocatore, da allenatore e del suo futuro, con un occhio di riguardo al Derby. Queste le sue parole:
Si è recato a Trigoria, quanti ricordi le sono riaffiorati?
“Ero di passaggio per trovare vecchi amici, mi sono sentito di nuovo a casa”.
Come ha visto i ragazzi prima del Derby?
“Li ho trovati sereni e tranquilli. Ho chiacchierato con quelli che conoscevo e ho visto che lo stanno preparando nel migliore dei modi. Il derby è diverso da tutte le altre partite”.
Ha avuto modo di parlare con Luis Enrique?
“Non no ho parlato con il mister perché stava preparando la partita. L’ho visto a Coverciano lunedi e abbiamo parlato del caso De Rossi. Per quello che ho potuto vedere, mi è piaciuto per come si pone, per la sicurezza e per quello che cerca di portare. E’ giovane come me e deve fare ancora esperienza”.
Come avrebbe affrontato il caso De Rossi?
“Bisogna essere chiari prima, perché quando si determinano delle regole, poi vanno portate avanti. Ci sono dei comportamenti da rispettare e lui pretendeva che i giocatori rispettassero certi orari. Poi se fosse venuto un risultato diverso, adesso staremo tutti a parlare del coraggio di Luis Enrique nel lasciare fuori De Rossi. Io non avrei fatto nessuno strappo alla regola. Ci si puo guadagnare sul risultato, ma si perde di credibilità alla lunga”.
Differenze tra Zeman e Montella?
“Vincenzo ha fatto una scelta importante di andare ad allenare una piccola di Serie A e non è poco, lui sta facendo benissimo, ma per caratteristiche sono due allenatori diversi. Vincenzo sa interagire con i giocatori, mister Zeman invece è già un allenatore affermato per la qualità e il tipo di gioco”.
Problemi a centrocampo?
“Penso che sia riduttivo parlare solo di centrocampo. Le colpe vengono sempre addossate ai centrocampisti, e se la difesa prende gol la colpa è del centrocampo. La Roma ha alcuni giocatori di grande qualità prospettiva”.
Eventuale sconfitta potrebbe creare spaccature tra tifoseria e società?
“Purtroppo qui è difficile parlare di progetti, ma devo dire che a Roma sono stati pazienti fino ad adesso, ma è normale che ci siano certe aspettative perché il Derby è una partita particolare. Mi auguro possano vincere”.
Sarà il successore di Luis Enrique?
“Io sono debole per la Roma, ma sono convinto che farà benissimo nel Derby e che Luis Enrique rimarrà il suo allenatore”.
Come ricorda i pre Derby?
“Marco lo prendevamo in giro, ma in campo diventava determinante. Francesco per la sua romanità sentiva di piu il Derby, è un ragazzo squisito ed è veramente romanista dentro”.
Perché lasciò il ruolo da Team Manager?
“Non mi piaceva il ruolo, una persona deve fare quello che sente. Magari un domani potrei tornare in un altro ruolo”.
Giudizio sul Derby?
“Io dico meglio la Roma che mi piace di piu per la ricerca del gioco, ma la Lazio ha giocatori che possono decidere la partita da un momento all’altro. Klose non me l’aspettavo cosi bravo ad attaccare gli spazi e a metterla dentro”.
Chi giocherà in attacco per la Roma?
“A me piace tanto Lamela, poi gli altri magari se la possono giocare. Lamela al di la che è giovane e deve migliorare, ma in prospettiva è stato il migliore acquisto della Roma”.
Fonte: RadioIes