(M. Ferretti) – Chissà, forse neppure lui si aspettava un esordio così convincente con la maglia dell’Italia. Fabio Borini, entrato in campo con gli azzurri già in svantaggio, ha cercato in tutte le maniere, e con tutto se stesso, di lasciare il segno. Non ha fatto gol, ma ha dimostrato al cittì Prandelli che può contare su di lui. «È stata una grande emozione, ho dato tutto e potevo anche segnare. Italia leggera in attacco? Penso di no, perché i chili non fanno qualità. Io sono un generoso, è una mia caratteristica: ho fallito il gol in un paio di occasioni anche per l’emozione dell’esordio. Il mio ruolo dipende dal modulo, anche esterno non mi dispiace, l’importante è che possa sfruttare gli spazi in avanti. De Rossi in campo mi ha dato una mano incitandomi e suggerendomi le cose da fare. Luis Enrique mi ha mandato un messaggio dopo la trasferta di Bergamo facendomi i complimenti. Quando ho detto che io arrivo sempre in anticipo alle riunioni tecniche, l’ho fatto per stemperare la situazione invece la faccenda è stata un po’ troppo ingigantita. Andare agli Europei è un obiettivo che voglio raggiungere e che potrebbe dare una svolta alla mia carriera», le sue parole. E ancora, stavolta più in chiave giallorossa. «Il derby? Mai giocato uno. Sarà una novità e cercherò di farmi trovare pronto. Quelli di Londra non hanno lo stesso valore di quello di Roma». Ecco Prandelli, alla seconda sconfitta di fila. «Con questo spirito faremo un grande Europeo. La squadra mi è piaciuta, soprattutto mi sono piaciuti i giovani che nel momento di difficoltà hanno saputo metterci qualcosa. Tipo Borini, che ha avuto un grosso impatto sulla partita senza la minima paura. Preoccupato per il futuro? Assolutamente no».