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IL ROMANISTA. Roma concreta. Nel primo tempo difesa perfetta

Fernando Gago

(G. CACCAMO) –Buono l’approccio della Roma alla partita contro il Palermo, ordinata nella gestione del pallone, determinata nel pressing sugli avversari, ma sopratutto veloce e rapida nelle verticalizzazioni negli ultimi 20 metri; i tagli di Borini sono spesso premiati dai compagni e mettono in forte difficoltà la retroguardia rosanero che soffre la pressione avvversaria nelle fasi di ripartenza. La manovra romanista appare più spigliata e precisa del solito, senza sbavature nelle fasi di costruzione del gioco, ficcante negli improvvisi lanci verso la porta palermitana; l’intensità e la velocità del gioco romanista, la disponibilità di tutti i giocatori nel muoversi in sontonia con la squadra, consentono agli attaccanti romanisti di manovrare spesso e volentieri negli spazi e in velocità offrendo anche sprazzi di buon gioco. Mai in inferiorità numerica la difesa, supportata in ogni frangente dal ripiegamento non solo del centrocampo, ma anche del lavoro assiduo e costante degli attaccanti bravi nel far ritardare le ripartenze palermitane, consentendo il riposizionamento delle linee di difesa.

Solo il finale mette in una qualche apprensione Lobont, su fasi concitate e confuse nell’area romanista: in definitiva un primo tempo incoraggiante e di buon auspicio per affrontare le incognite della ripresa. Il rientro dagli spogliatoi trova un Palermo rinfrancato e più convinto nel tentativo di riprendere il risultato, costringendo a volte la Roma a difendersi con il coltello tra i denti nella propria area, e con il passare dei minuti ad operare quasi esclusivamente con contropiedi micidiali ma non decisivi, non riuscendo specie nel finale a mantenere il possesso palla e rallentare la pressione del Palermo.

Solo a tratti la Roma ripete le belle geometrie e la stessa padronanza di gioco così ben espresse nella prima frazione di gioco, patendo oltre misura la pressione dei centrocampisti rosanero; sa comunque soffrire l’undici giallorosso, coeso e raccolto quando serve, disposto al sacrificio anche con le punte prime a pressare gli avversari e a presidiare con attenzione le fasce. Una partita finalmente disputata con una certa omogeneità di applicazione nelle varie fasi di gioco e momenti di gara, sufficentemente coerente negli atteggiamenti e nelle attenzioni per tutto l’arco della partita, lasciando un’impressione di solidità e di compattezza così poche volte espresse in questo campionato.

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