(Andrea Schiappapietra) – L’effetto spie continua. La sfida con la Roma si avvicina e così Pasquale Marino, che ha incassato la fiducia del presidente Preziosi, cambia ancora una volta il programma degli allenamenti. Confermata la doppia seduta ma, mentre la seduta mattutina è aperta al pubblico, quella pomeridiana vede i cancelli del Signorini restare chiusi per tenere lontani dal campo eventuali occhi indiscreti. Il cambio di programma avviene all’improvviso, in mattinata, dopo che il giorno prima era stato comunicato il doppio appuntamento “pubblico”: tanto che alle 15 sono diversi i tifosi che si presentano all’ingresso del centro sportivo rossoblù. Niente allenamento, si torna a casa.
Nessun problema con i tifosi, solo la volontà da parte di Marino di lavorare a tattica e schemi in tranquillità, senza correre il rischio di ritrovarsi nascosta tra il pubblico qualche “spia” o presunta tale. Come avvenuto due settimane fa alla vigilia della trasferta di Lecce. Allora furono avvistate due persone sospette, “armate” di tablet e taccuino. Intercettate dai dirigenti a fine seduta, furono allontanate a male parole. Da quel momento in casa rossoblù è aumentata l’attenzione nei confronti di eventuali “inviati” da parte dei tecnici avversari e Marino ha deciso di proteggere maggiormente il proprio lavoro tattico. Anche ieri mattina, ad esempio, non ha particolarmente gradito la presenza delle telecamere tv: per questo motivo è stato anche stabilito il limite dei cinque minuti di riprese video all’inizio della seduta di oggi pomeriggio.
Ieri, come detto, la squadra ha lavorato a Pegli sia al mattino sia al pomeriggio. Nel mezzo, il pranzo tutti insieme per fare gruppo. Tanto lavoro in palestra, poi giocatori in campo per dedicarsi a schemi e calci piazzati. Poco prima di andare a mangiare tutti insieme, alcuni giocatori, tra cui Veloso, Palacio, Jorquera, Carvalho, Belluschi e Zé Eduardo, si sono fermati sul campo per partecipare al gioco di Sky: obiettivo, colpire la traversa da centrocampo: nella sfida tra piedi buoni, l’unico a riuscirci è stato Jorquera.
Si gioca lunedì sera allo stadio Olimpico, c’è da fronteggiare la nuova emergenza infortuni, con gli stop di Kucka e Sculli che costringeranno Marino a trovare nuove soluzioni. «Abbiamo tutto per chiudere la stagione in crescendo», è il pensiero del tecnico, nonostante tutto. Allo studio diverse opzioni, molto probabile a questo punto il rientro nell’undici titolare di Miguel Veloso, sostituito a metà della gara con il Parma e da quel momento finito sempre in panchina. Le sue caratteristiche sono diverse da quelle di Kucka, per cui è inevitabile che possano esserci accorgimenti. In queste ore il tecnico sta provando il 4-4-2, con l’inserimento sulla fascia di Mesto ma resta possibile anche il ritorno al 3-5-2. Più complesso il discorso di Veloso più un trequartista, Belluschi o Jorquera, visto che i precedenti tentativi non hanno dato grandi risultati.
Bovo, nel frattempo, continua a lavorare a parte, tra una settimana potrebbe essere in gruppo. Settimana prossima è atteso a Pegli anche Antonelli. Kucka dovrà restare fuori per circa un mese, mentre per Sculli è difficile quantificare i tempi: il dolore al tallone è molto forte, servirà almeno una settimana di riposo. Molto probabile che salti anche la gara interna con la Fiorentina.
«Non abbiamo un organico ampio, per cui le assenze di Sculli e Kucka pesano inevitabilmente. Si tratta di giocatori importanti che verranno meno, ma è da inizio stagione che va così», ha detto il ds Capozucca, che poi ha aggiunto: «La Roma non avrà Totti a disposizione, un giocatore straordinario, un valore aggiunto per i giallorossi. In ogni caso sarà una partita difficile, perché la Roma ha una rosa importante e un progetto da seguire, tuttavia sarà una partita aperta ad ogni risultato, perché entrambe le squadre sono offensive e pericolose». Tenuti a distanza i temi di mercato: «Ora siamo concentrati su altri argomenti, ne parleremo al termine della stagione. Speriamo di poter vivere una prossima stagione meno tormentata e di raggiungere qualche obiettivo».