Non pensa che il pareggio di Ibra ha cambiato la partita?
“No, penso che il primo tempo è stato peggio del secondo, perchè nel primo siamo stati quasi sempre lontani dalla porta avversaria, nel secondo abbiamo iniziato meglio, pure se abbiamo sofferto di questo errore. Ma ho visto che potevamo chiudere la partita e raddoppiare. Non è stato così, poi il Milan ha fatto un bel lavoro, ha un calciatore di una qualità diversa ed è difficile difendersi da lui. E’ stata una partita completa per noi a parte il risultato”
La Roma sarebbe in testa al campionato se le partite finissero nel primo tempo. Nel secondo tempo ha un handicap che non può non essere psicologico
“Le partite durano 90 minuti però. Il dato non ha nessuna importanza. Però da una parte è un dato rinforzante perchè se puoi gicoare così 45 minuti puoi farlo anche altri 45. Io oggi ho visto danni inferiori rispetto all’andata ma per vincere qua non basta”
Totti, è stato un grande campione, non può essere un peso ormai?
“No, se la pensate così non è giusto. Io mai giudico un calciatore per una partita. Oggi c’erano giocatori non al 100%. Oggi ho potuto lasciare in panchina grandi calciatori, e questo significa che iniziamo ad essere forti. Per me è importante avere 18 titolari. Oggi per la prima o seconda volta durante la stagione ho avuto questa possibilità”
Aspetta una telefonata di Guardiola?
“No, lui conosce molto bene il Milan, lo ha già incontrato”
La Roma non è rapida nel possesso palla, è un problema di giocatori o di lavoro?
“Uno che non è rapido mai sarà rapido, la velocità è innata. E’ importante la personalità, la qualità tecnica e psicologica, è importante tutto per giocare a calcio. E’ uno sport che ha bisogno di tante doti diverse. Delle cose si possono migliorare con il lavoro, altre no”
Oggi sembravate quasi contenti tutti del pareggio
“No, il Milan col pareggio che faceva. Il mio ultimo cambio era per vincere, lo rifarei ancora. Ho pensato a Lamela come trequartista e Pjanic perchè Gago era stanchissimo. E’ più facile parlare dopo che parlare prima. Ma non penso di aver sbagliato”