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CONFERENZA STAMPA. Luis Enrique: “A Palermo vogliamo riscattare il Derby, sono sicuro che faremo bene; potrei restare 4-5 anni” (AUDIO!!)

Luis Enrique

Ecco di seguito riportate le dichiarazioni in conferenza stampa del tecnico Luis Enrique alla vigilia della delicata trasferta di Palermo di domani sera:

Cosa rappresenta per lei Palermo dopo questa settimana calda dopo il ko nel derby?

“Dobbiamo recuperare dopo una sconfitta, è difficile col Plaermo che in casa fa benissimo. Sarà una partita difficile”.

Cosa risponde a chi dice che il progetto è fallito ai tifosi delusi

“E’ un’ ipotesi qeusta che tu dici, io finora ho lavorato ed è quello che continuerò a fare. Io no mollerò”.

Sabatini ha detto che tu avresti preferito vincere il derby anche giocando male

“Io preferisco vincere sempre, in qualsiasi modo. Ma sono convinto che per vincere è meglio farlo sapendo come farlo. Per vincere è meglio giocare bene. Ma qualsiasi partita, non solo il derby, si può vincere anche giocando male. Ma secondo me è molto meglio giocare bene e sapere perchè si è vinto. Questo è il mio pensiero, rispetto chi la pensa diversamente ma io la penso così”.

Ti ha dato fastidio che sia uscito fuori questo tuo pensiero? Non dovrebbe restare tutto nello spogliatoio?

“Quello che dico ai calciatori nello spogliatoio, o il rapporto con i calciatori, non parlo mai. Se dicono qualcosa i dirigenti ho un grandissimo rapporto, una relazione più che buona con loro. Sono convinto che così andremo lontano, è molto difficile dirlo adesso ma io lo dico”.

La società le ha dato ancora fiducia, lei si sente pronto a dire che resterà il prossimo anno?

“Non mi interessa quello, mi interessa il Palermo, mi interessa recuperare la squadra, dare soddisfazioni a questo tifo fedele al massimo. Ho parlato una settimana fa di questo, ho detto quello e sono un uomo di parola, non voglio tornarci. Fino al 2013? Al minimo! La mia firma ha detto questo, ma chissà dovrete sopportarmi anche 4-5 anni. Almeno fino al 2013 perchè ho dato la mia parola. Ma se la società penserà che non sono la persona giusta allora sarà tutto finito. Ma finchè mi danno fiducia, nonostante le fdifficoltà, io sarò felicissimo di stare al mio posto”.

Cosa si aspetta nelle prossime 12 giornate? Valuterà chi deve rimanere?

“L’esame è ogni giorno, dell’allenamento e della partita. La prossima partita è sempre la più importante. Io spero di vincere a Palermo e non è facile. Quando finisce il campionato valuteremo tutto. Quello che mi va a giudicare sono i risultati”.

In settimana la dirigenza ha fatto un mea culpa sul mercato di gennaio. Lei si prende qualche responsabilità?

“No, ho molta fiducia in Walter e Franco, loro sanno cosa è importante. In gennaio sapevano che non avevamo fretta ma nessun rimprovero alla società. Io mi prendo la mia responsabilità”.

C’è un’emergenza in difesa e in attacco. Novità su Totti?

“No, oggi vedremo. Ma non c’è nessuna emergenza. siamo una squadra e non sono preoccupato. E’ sempre brutto essere inofrtunato, ma per la squadra gioca qualcun altro. Siamo tantissimi, abbiamo anche i ragazzi della Primavera”.

Si è discusso delle difficoltà della Roma quando perde palla e resta in inferiorità. Crede ancora che la sua idea di calcio sia attuabile nel calcio italiano?

“Come no, nell’italiano, nel francese, nel tedesco. Sono convinto di questo. Certo che dobbiamo migliorare degli errori, certo che in alcuni momenti siamo distratti. Ma quando facciamo bene quel calcio, e lo abbiamo fatto in qualche partita, diventa un altro discorso. E quella è resposanbilità mia. Ma la mia sono convinto che è una buona idea di calcio”.

Dopo il derby un giocatore importante ha detto che servono non solo giovani a questa squadra

“Io non faccio differenza tra giovani e meno giovani. Con la società vogliamo fare una squadra forte e si farà o cercheremo di farla. Ma la responsabilità non è di anziani o giovani, ma della squadra. L’esperienza si fa ogni giorno, ogni partita. Nessuno nasce con l’esperienza acquisita. Per me non è un problema, a me piacciono giocatori bravi, tutti possono essere bravi, a 35 anni come Francesco Totti e Perrotta, come Daniele che ne ha 29, o come Piscitella. Certo che in alcune partite l’esperienza può essere importante, ma per me è più importante la qualità”.

Dopo 14 anni si è perso 2 volte il derby e si rischia di rimanere fuori dall’Europa

“Ognuno può dire la sua, io spero non succeda l’ipotesi che hai detto tu”.

Come valuta la squadra di Mutti che è altalenante?

“E’ una partita difficile perchè a casa ha dei numeri incredibile. E’ una squadra forte che riparte bene e ha grande qualità davanti. Ma è una partita ottima perchè è difficile e potrebbe essere un punto di flessione. Sarà una prova interessante e voglio vedere come riusciamo a combattere le loro armi”.

ASCOLTA LA CONFERENZA

A cura del nostro inviato Emiliano Di Nardo

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