(M.Pinci) – Nello schieramento iniziale manca addirittura da due mesi: era il 24 gennaio, Juventus-Roma di coppa Italia. Da quel giorno solo scampoli di partite e un gol appena, l’unico del suo 2012. Il presente di Bojan non è, non può essere, come lo aveva sognato arrivando a Roma. E nonostante la voglia di non uscire a testa bassa dalla sua prima avventura all’estero, i cattivi pensieri iniziano a proiettare il suo futuro lontano dall’Italia, dove lunedì incontrerà chi potrebbe prendere il suo posto. Intanto, in allenamento si ferma Stekelenburg: botta alla caviglia e articolazione gonfia. Abbastanza per parlare tenere con il fiato sospeso il tecnico Luis Enrique.
DELUSIONI – Spazio poco, delusioni tante: bastano queste parole per descrivere quella che, sino a qui, è stata la stagione di Bojan Krkic Perez alla Roma. Il primo anno lontano da casa sua, Barcellona, non ha portato di certo le soddisfazioni che il giocatore sperava quando, in estate, disse no al Tottenham per correre da Luis Enrique, che lo aveva inserito al primo posto nella lista dei (propri) desideri. Oggi, invece, Bojan soffre eccome per la situazione creatasi: 142 minuti nelle ultime 10 gare di campionato, un solo gol, per quanto splendido, all’Inter e sul 3-0. In più, all’attaccante che nella “cantera” del Barça disintegrava anche i record stabiliti da Messi, non è piaciuta l’esclusione di Catania, nei 25 minuti dopo la sospensione giocati l’8 febbraio. Quando Luis li preferì addirittura Piscitella, gettando acqua sul fuoco del suo entusiasmo dopo quel gol ai nerazzurri, realizzato solo tre giorni prima. Eppure, in questi mesi Bojan non si è mai lasciato andare alle polemiche. Anzi, recentemente ha anche elogiato il tecnico asturiano, incoronandolo come “un ottimo candidato a sostituire Guardiola al Barcellona”. E non certo perché Luis, come Pep, ha smesso in fretta di affidarsi a lui.
BOJAN PUÒ PARTIRE, C’È PALACIO – Ma l’esperienza romana, e il rapporto con Luis Enrique (che gli ripete spesso di volere da lui una reazione, ma di faticare a vederla), hanno fin qui deluso le attese del centravanti di Linyola. In più un altro anno così svaluterebbe un giocatore che, soltanto due anni fa, il Barça blindava con una clausola rescissoria da 100 milioni. Anche per questo il suo futuro a Roma è tutt’altro che scontato, nonostante l’accordo con il Barça preveda di ridiscutere la situazione tra 12 mesi. A giugno Bojan potrebbe lasciare la capitale, a meno che da qui a fine stagione non dimostri sul campo quanto non è riuscito a fare fino a ora. Magari – e sempre che Luis Enrique gli conceda spazio – già a partire da lunedì all’Olimpico contro il Genoa. Quando si troverà davanti il giocatore che potrebbe prendere il suo posto nella capitale: Rodrigo Palacio. La Roma ha già avviato da tempo i contatti per l’attaccante del Genoa che negli ultimi giorni del mercato estivo era di fatto un giocatore giallorosso, poi il “no” di Borriello al ritorno il Liguria fece saltare l’operazione, con il giocatore che aveva addirittura preferito la capitale all’Inter. Se ne sta già riparlando in vista dell’estate, costo intorno agli 8-10 milioni, e i discorsi sarebbero avviatissimo. “I rapporti tra Genoa e Roma sono ottimi, tutto è possibile”, sorride il ds genoano Capozucca. Prima, però, dovrà salutare Bojan.