“Uno fisso”. Non si può partire che da questa considerazione parlando di Roma – Genoa. Sarebbe delittuoso buttare al vento il week end passato che ti ha regalato sorrisi, morale e tre punti pesanti nella corsa all’Europa. La Lazio dovrà rialzarsi dopo il brutto ko casalingo con il Bologna, in uno dei campi più difficili della Serie A, il Massimino di Catania, dove un romanista d.o.c è pronto ad un altro sgambetto; Napoli ed Udinese si sfideranno al Friuli dopo le fatiche europee: il Napoli fuori dopo 120 minuti dall’Europa che conta (davvero), l’Udinese stasera si gioca tutto con l’Az Alkmaar, anche lì con il rischio supplementari. La Roma invece, nonostante qualche infortunio, arriverà al match di lunedì dopo otto giorni utili per poter preparare la gara, che potrebbe nuovamente conferire ai giallorossi punti pesanti per la rincorsa al terzo posto. Peregrino pensare il finale di stagione senza classifica: forse non per meriti nostri, ma il campionato ci aspetta e ci chiama per l’ennesima volta. Se la Roma società, conferendo alla “Cushman & Wakefield LLP” il mandato di advisor esclusivo per l’individuazione di un’area dove insediare il nuovo stadio di proprietà, rilancia con convinzione la forza di questo progetto, la Roma squadra deve dare un segnale di responsabilità perchè la base del successo, sono i risultati sportivi. Giocare in una bomboniera tecnologica da 50.000 posti al ridosso del campo, con partnership importanti come quella di Topolino e Paperino, comporta una sola cosa: lì dentro almeno una volta a settimana deve suonare una sinfonia che il tifoso della Roma non sente da anni.