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ROMA-NAPOLI Baldini a Roma Channel: “Luis Enrique merita di essere l’allenatore anche il prossimo anno”

Franco Baldini
Franco Baldini

Oggi un punto più per la testa che per la classifica.

“Bisogna mettersi d’accordo. Se contro la Fiorentina alla fine si giudicava per il risultato, nonostante il buon secondo tempo, facciamo altrettanto stasera. Il risultato dice che abbiamo recuperato contro una squadra molto più forte della Fiorentina e dato l’idea di volerci credere fino alla fine”.

La squadra alla fine ci ha messo la faccia sotto la Curva. Luis Enrique sarà l’allenatore della Roma?

“Merita di esserlo soprattutto stasera. La squadra ha giocato il calcio che lui vuole nel primo tempo. E lo ha fatto molto bene contro un avversario forte, che è stato reso comprimario. Poi nel secondo non è la squadra che Luis Enrique voleva, non gli ha certo detto all’intervallo di andare tutti dietro. Noi dobbiamo giocare come se si fossesempre sullo 0-0. Purtroppo troppe volte si capisce il risultato guardando la squadra giocare e Luis Enrique combatte continuamente per passare questo messaggio alla squadra. Dopo le due sconfitte a fine primo tempo il risultato era tnato importante che la squadra, spontaneamente, ha assunto un atteggiamento conservativo che non ci possiamo permettere”.

Possiamo dire che il gol di Zuniga segna anche una stagione non fortunata dal punto di vista arbitrale?

“Pensate che possiamo lavorare su arbitri o fortuna? Non crediate che io in cuor mio non imprechi con arbitri o fortuna, ma attaccarsi a questo e parlarne non serve. Se tutti ci riempiamo la bocca della volontà di cambiare il calcio poi abbiamo l’occasione di fare qualcosa per portare un contributo di serenità e non la sfruttiamo? No, non ci sto”.

Taddei dice che chi capisce di calcio deve stare con Luis Enrique. Credo che calciatori e società siano uniformi: Luis Enrique è uno sguardo verso il futuro?

“Non è che siamo tutti diventati visionari improvvisamente o gente che non ha mai guardato o analizzato le proprie colpe sul calcio. Se alla fine, ma anche all’inizio e a metà, continuiamo a dire le stesse cose di Luis Enrique è perché il suo valore come persone prima ed allenatore poi è talmente palese che non posso non riconoscerlo come la persona più adatta per trasmettere questo tipo di cultura. Fa due ore di italiano al giorno per risolvere il suo punto debole che sono le conferenze stampa, che lui non aveva preso come una parte così importante del proprio lavoro, perché poi quello che dice la stampa glielo rigira contro. E così noi dobbiamo lavorare per prendere migliori giocatori e giocatori più funzionali al suo calcio. Sono lavori in corso. NOn siamo omlto diversi da quello che credevamo saremmo stati all’inizio. Ha cambiato la percezione questo andamento altalenante: abbiamo fatto dei su e giù continui che hanno disorientato noi per primi e dopo i tifosi. Ci aspettavamo che i giocatori giovani avessero maggiori difficoltà all’inizio e che poi mostrassero la qualità che hanno, perché ne hanno. Questo gruppo ha qualità, poi c’è chi è risultato bene e chi è risultato meno bene. Quando noi andiamo a giocare fuori ognuno dei nostri avversari ci riconosce che stiamo cercando di proporre qualcosa che con al fora e col tempo potrà ottener ebuoni risultati”.

Dopo la bella esultanza di Simplicio ho visto anche la sua. E’ la famosa rabbia all’ennesima potenza che ci aveva descritto quando le cose non vanno come devono?

“Ripeto che mi sento in tutti i modi responsabile di questo, visto che lo ho pensato e immaginato io. Nessuno mi ha detto cosa fare: ho scelto il ds, l’ad, l’allenatore e ovviamente mi sento direi persino vittima di tutto questo, nel senso bello. Mi sto giocando qualcosa nel modo in cui pensavo di poterlo fare e quindi soffro quando le cose vanno un pochino male e gioisco quando vanno un pochino bene”.

Ieri un telespettatore ha fatto un paragone con la storia di Ferguson, che alla quinta stagione di Manchester arrivò 13esimo.

“Veramente anche alla prima, perché poi uno si attacca a tutti! (Ride) Vorrei talmente tanto che questo allenatore, un uomo perfettamente integro, avesse questa fortuna che sono tranquillamente disposto a non esserci quando accadrà. Basta che questa fortuna accada alla Roma e a questo allenatore”.

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