Baldini risponde alle critiche: «Il nostro tecnico non si tocca, merita un’altra stagione. Piuttosto vado via io»
Ingresso in campo tra i fischi per la Roma, impegnata nel riscaldamento prepartita. Come domenica contro la Fiorentina anche questa sera i tifosi hanno accolto i giallorossi con una bordata di fischi. Non mancano gli striscioni polemici «anche se ormai è segnata la vostra sorte per la nostra maglia canteremo fino alla morte» e poi «Datece Zeman». Unica deroga, con applausi per capitan Totti. E dalla curva nord è stato issato uno striscione con la scritta Luis vattene.
La Roma esce ancora una volta tra i fischi. La contestazione monta e Totti va a spiegarsi con alcuni ultrà della Sud. Baldini sta a guardare, ma il capitano deve raccogliere la rabbia dei tifosi che violevano tutta la squadra sotto la Curva. Il capitano poi è stato raggiunto da quasi tutta la squadra, ma la contestazione non si è attenuata.
La rabbia di Baldini
«C’era qualcuno che diceva mandatelo via e io ho risposto: piuttosto vado via io. Forse la squadra ha avuto paura di vincere, ma ha fatto un bellissimo primo tempo e il modo in cui hanno reagito è stato importante. Luis Enrique è il nostro allenatore e resta il nostro allenatore. I giocatori ci hanno voluto mettere la faccia. Sono andati sotto la curva per prendersi i fischi, altre volte hanno preso applausi. A chi urlava contro Luis Enrique ho detto prenditela con me, sono io il responsabile. Il nostro tecnico merita un’altra stagione per dimostrare quanto vale»