Davide Moscardelli lieta sorpresa della massima divisione, ha parlato delle sue condizioni fisiche e dalla Roma, sua squadra del cuore. Ecco le sue parole:
Qual è l’entità dell’infortunio e quali saranno i tampi di recupero?
“La dinamica dell’infortunio è stata molto particolare perchè ha toccato il tendine dell’adduttore. Comunque dopo dieci anni di carriera questo è il mio primo infortunio e, anche se la stagione per me è finita, almeno potrò dedicare più tempo a mio figlio Francesco, appena nato”.
Com’è impostato il rapporto tra il Chievo e i ragazzi del vivaio?
“Beh, spesso vengono con noi ad allenarsi dei ragazzi della Primavera bravissimi e pieni di ambizioni. Inoltre facciamo molte amichevoli durante la settimana, sia con gli Allievi che con la Primavera; e devo dire che è sempre un ottimo allenamento”.
Lo stadio “Marcantonio Bentegodi” è molto particolare, per uno come te che era piccino quando Pruzzo saltava i cartelloni pubblicitari, per raggiungere i tifosi sotto la curva ed esultare. Come è vivere le partite in uno stadio così, una volta segnato un gol?
“E’ uno stadio eccezionale. A me è capitato lo scorso anno, col Napoli, di segnare e andare sotto la curva, ed è una bella sensazione. L’unica pecca è che nei numeri una squadra di un quartiere non possa riempire un impianto del genere”.
Quello italiano è un campionato mediocre o ben livellato?
“No, non credo che manchi di un apprezzato e buon livello tecnico. Diciamo che non ci sono squadre come le due di Spagna che vincono quasi tutte le partite. Qui anche l’ultima in classifica può battere la capolista, per questo penso sia ben livellato e il bello è proprio questo”.
Il progetto Roma visto da un calciatore romano e tifoso giallorosso, che impressione fa?
“Roma è un piazza importante e quella della dirigenza è una scelta particolare. I giocatori, il tecnico e la società stanno facendo tutti un gran lavoro, e ancora lottano per il terzo posto”.
Se il Chievo riuscisse a battere il Catania arriverebbe nelle parti nobili della classifica. Dove volete arrivare, magari in Europa?
“Adesso cercheremo di dare il meglio di noi e fare più punti possibili. Non stiamo pensando all’Europa Legue e sappiamo che per il nostro obiettivo, salvarci in modo ampio e sereno, abbiamo già fatto tanto”.
Un grande giocatore come Pellissier cosa dà in più al Chievo?
“E’ il principale artifice delle buone prestazioni della squadra, e anche la nostra colonna portante. Anche se quest’anno non è riuscito a fare molti gol, negli scorsi tornei è sempre andato in doppia cifra. E’ fondamentale per la squadra”.
Fonte: radioincontro