Mark Tullio Strikelj, centrocampista giallorosso dei primi anni ottanta ed attuale allenatore in seconda di Tesser, commenta la gara persa dal suo Novara ieri all’Olimpico:
“C’è del rammarico ovviamente, soprattutto alla luce delle occasioni che abbiamo avuto e sprecato. La partita l’avevamo preparata bene e nei primi minuti, sia del primo che del secondo tempo, eravamo riusciti a imbrigliarli. La differenza con la Roma l’ha fatta la precisione sotto porta. Loro, infatti, sono stati molto più cinici. Mi vengono in mente la parata di Stekelenburg su Caracciolo, il tiro di Jeda prima del gol di Simplicio e il colpo di testa di Lisuzzo. Se avessimo segnato, forse, sarebbe stata un’altra partita. Non molliamo, comunque, perché crediamo ancora nella salvezza. Rispetto al match d’andata, ho visto una squadra più equilibrata e meno sbilanciata in avanti. Credo che Luis Enrique abbia apportato gli accorgimenti giusti per il calcio italiano. La Roma ora è più compatta e verticalizza molto di più, pur cercando sempre di mantenere costantemente il possesso palla. Credo che sia rientrata pienamente in corsa Champions, soprattutto se manterrà questo rendimento e sarà continua nei risultati”.