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AS ROMA Totti: “Felice del progetto” Luis: “Non mi sono pentito”

Totti Luis Enrique

Il capitano compatta l’ambiente nel momento più difficile della stagione: “La proprietà americana vuole fare grandi cose”. Il tecnico: “E’ un piacere allenare una squadra così. Il futuro? Ora pensiamo al Napoli”.
Nel momento più difficile della stagione della Roma, prende la parola il capitano, che compatta l’ambiente e rilancia la fiducia incondizionata nel progetto americano. “La proprietà americana vuole fare grandi cose, forti investimenti e sono fiero di far parte del progetto di cui si parla tanto”, dichiara Totti alla rivista ufficiale, La Roma, in edicola domani. “I nuovi manager mi sembrano determinati a far diventare grande questa società. Baldini è un grande dirigente e ha voglia di vincere. Sabatini è una presenza costante nello spogliatoio”. Parole di stima per Luis Enrique: “Il mister è una persona particolare, un uomo leale e vero, che ti trasmette quello che ha in testa. Gli puoi dire tranquillamente quello che pensi, accetta tutto poi è normale che prima incassa e poi porta avanti le sue idee. Una persona su cui puoi contare sempre”. Parole d’elogio anche per i nuovi arrivati: “Osvaldo è un ‘animale’, Lamela ha un grande futuro, Pjanic è di un altro pianeta. I tifosi? E’ stato un anno di transizione, i romanisti aspettano che questa situazione si evolva positivamente”. C’è comunque il campionato da portare a termine. Alla vigilia della gara con il Napoli, Luis Enrique fa un nuovo punto della situazione: “Non mi sono mai pentito di venire alla Roma, è un grande piacere essere l’allenatore della Roma, una squadra che ha dietro un tifo e una città importantissimi, una società incredibile. Il futuro? Questo è il momento giusto per stare con i ragazzi e la società, poi a fine stagione vedremo. Pensiamo a quello che succederà domani, a fine campionato parleremo con la società e vedremo di capire quali sono stati i problemi e quali possono essere le soluzioni”.  Insomma, un Luis Enrique che non si arrende: “Dobbiamo pensare a vincere la prossima partita e lottare per uno degli obiettivi di questa stagione. Ci è mancata la continuità, questi alti e bassi hanno allontanato la squadra dagli obiettivi più importanti, siamo settimi ed è il posto che meritiamo. Ma mancano queste 4 partite, non saranno facili ma finchè c’è l’opportunità, dobbiamo lavorare per rimanere in corsa per l’Europa League”. Alcuni striscioni lo invitano a lasciare Roma. “Ma uno striscione lo può fare una persona o 200 persone e io non vado a vedere chi c’è dietro. Il tifo è stato incredibile e penso che non succede nulla se c’è uno striscione o se fischiano, è normale”. Dopo la sconfitta con la Fiorentina aveva detto di voler parlare col cuore “ma l’offerta è scaduta, ringrazio i giornalisti che mi hanno fatto passare la voglia perchè avrei detto la mia verità al 100%. In quel momento volevo parlare con il cuore, ora continuerò a parlare con la ‘faccia da allenatore'”.

Fonte: Repubblica.it

 

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