Uno studio svedese ha dimostrato che i calciatori dei maggiori campionati avrebbero sviluppato qualità più elevate della media. Sarebbero più pronti e veloci nella soluzione dei problemi, anche rispetto ai colleghi delle serie inferiori
I cosiddetti ‘top players’ – le stelle del pallone insomma – sono più brillanti e intelligenti della media. Lo sostiene una ricerca svedese, Karolinska Institutet di Stoccolma, secondo quanto riferisce il quotidiano inglese ‘The Independent’. I giocatori ‘top’ avrebbero migliori funzioni cognitive e avrebbero anche sviluppato capacità notevoli nel risolvere i problemi. Lo studio si basa su un test di disegno al quale sono stati sottoposti 29 calciatori dei maggiori campionati svedesi. Ai giocatori sono stati mostrati una serie di punti su un foglio: secondo lo schema classico anche di alcuni giochi di enigmistica, dovevano unire i punti insieme in più modi possibili in appena un minuto di tempo. Il loro punteggio medio è stato tra i più alti tra tutti quelli che hanno superato l’esame, migliore rispetto ai giocatori delle serie inferiori. Una delle autrici dello studio, e dell’analisi dei suoi risultati, Liselotte Maurex, ha detto: “Il test chiedeva ai giocatori di essere creativi e di dimostrarsi flessibili nella soluzione dei problemi. E’ molto simile a una partita, perché devono pensare a diversi modi di giocare e devono farlo velocemente”. I ricercatori sperano che lo studio possa aiutare i club al momento di scegliere su quali giovani calciatori possano puntare. Insomma, conclude l’Independent con un commento non privo di una punta di ironia nei confronti delle rinomate brava di alcuni calciatori super famosi, “se Balotelli del Manchester City dà fuoco per sbaglio alla sua casa giocando con i fuochi d’artifichio, i risultati smentiscono il luogo comune sulle scarse capacità mentali dei calciatori”
Fonte: Repubblica.it