Forse qualche presidente non se n’è ancora reso conto, ma c’è il rischio che le classifiche dei campionati, dalla serie A alla Lega Pro, questa estate vengano sconvolte. Il calcioscommesse ha, purtroppo, assunto una dimensione tale da rappresentare un autentico terremoto. Con conseguenze su questa e anche sulla prossima stagione. Sinora Palazzi e il suo pool (dodici persone) hanno già interrogato un’ottantina di tesserati. Entro il 26 aprile, il n.1 del Siena Mezzaroma, dovrebbero chiudere la prima fase: gli investigatori della procura federale hanno a disposizione già delle carte di Cremona, mentre adesso sta arrivando anche materiale (importante) da Bari e Napoli. La serie A trema: i club coinvolti al momento sono 11 (4-5 dovrebbe rientrare nei primi deferimenti), ma alla fine quelli coinvolti potrebbero essere addirittura 15-16. Impressionante. Mai successo, nemmeno ai tempi del calcioscandalo del 2006. E attenzione, non c’è soltanto il codice di giustizia sportiva a fare paura a società e tesserati, ma ci sono anche le norme Uefa. Molto severe (forse esageramente severe). Se un club è “direttamente e/o indirettamente” coinvolto in attività volta ad influenzare il risultato di incontri non potrà essere iscritto alle Coppe europee. E non è detto che debba essere condannato. Basta che esista un generico “coinvolgimento”. E’ una norma (del 27 aprile 2007) che preoccupa soprattutto il Napoli, la Lazio e l’Udinese. Il pool di Palazzi è sotto pressione, in questi giorni: un lavoro immane. Pagato 40 euro al giorno. Troppo poco, quando un membro Covisoc arriva a 300 euro a seduta. Va riformata la giustizia sportiva (vero presidente Abete?). Ma intanto ora incombono deferimenti e maxiprocessi, che impegneranno tutta l’estate il mondo del calcio. I primi deferimenti erano stati promessi dalla Figc entro fine aprile: ma è probabile (possibile) che Palazzi non ce la faccia, visto che ogni giorno dalle varie procure arrivano novità e nuovi testi da sentire (molti cercano di sfuggire come Zamperini). Potrebbero slittare di un paio di giorni, alla prima settimana di maggio. Niente di grave vista la situazione. Anzi, per evitare due deferimenti, e quindi due maxiprocessi, forse aspettare metà o fine maggio. E chiudere lì questa indagine. Ma il Coni e la Figc vogliono fare il più presto possibile, ecco perché al momento sono probabili due tranche di deferimenti. E pazienza se la giustizia sportiva arriverà a rate. Basta che arrivi, e sia “giusta”.
Fonte: Repubblica.it