(G.Piacentini) – Poco meno di un mese. È il tempo che ha a disposizione Pablo Daniel Osvaldoper rendere memorabile un’annata che per lui, con 11 gol stagionali (…), si può già considerare positiva. In che modo? Innanzitutto cercando di trascinare la Roma al terzo posto che significa preliminari di Champions. Se ci riuscirà, e il suo apporto recente è stato significativo con 4 reti nelle ultime 5 gare (…), vedrà aprirsi anche le porte della Nazionale che a metà maggio si radunerà per preparare l’Europeo. Daniel già prima di Natale ha vestito la maglia azzurra in due occasioni, contro Irlanda del Nord e Uruguay, ma poi l’ha persa un po’ per il suo calo di rendimento e molto per questioni disciplinari.
Il codice etico in azzurro, come nella Roma, ha il suo peso e Prandelli, come Luis Enrique, non guarda in faccia nessuno. L’Osvaldo di oggi però, «furioso » con chi lo critica ma punto di riferimento per i compagni, è un giocatore inarrestabile non solo per i suoi gol ma soprattutto perché ha imparato ad essere uomo squadra. La partita con l’Udinese, in questo senso, è stata una fotografia perfetta del momento che sta vivendo: gran gol (…), un lavoro enorme per i compagni e l’assist per la rete di Totti.
La sintesi dell’attaccante moderno, quello di cui ha bisogno Prandelli che tra infortuni (…) e giocatori inaffidabili caratterialmente (…), vuole delle certezze. In attesa di quelle ufficiali, il centravanti romanista è stato già «convocato» dalla Panini, che ha inserito la sua figurina nella rosa azzurra. Per il momento solo un buon auspicio. Contro la Fiorentina, Osvaldo ha la possibilità dimettersi alle spalle un altro brutto ricordo, quello della gara d’andata saltata per punizione dopo lo screzio con Lamela negli spogliatoi di Udine. Contro la sua ex squadra partirà titolare insieme a Totti e a uno tra Bojan, Lamela e Borini, che ieri mattina—oggi riposo, la ripresa è fissata per domani alle 14 — si è allenato regolarmente con il resto del gruppo e potrà sfruttare la settimana in più di lavoro per cercare di riprendersi il posto in squadra.