(A. Ghiacci) – “La società sa benissimo che tipo di percorso avrebbe intrapreso e le difficoltà che avrebbe affrontato” . Il direttore generale della Roma, Franco Baldini, difende il suo operato. Tra cui c’è la scelta che oggi, visti i risultati ottenuti, è contestata da più parti: Luis Enrique.La tredicesima sconfitta in campionato, quindicesima stagionale, ha segnato il passo. Perché è arrivata in un modo che il pubblico non ha digerito: senza gioco e senza carattere. Nel momento di confusione Baldini prova a fare chiarezza, lanciando un messaggio ai tifosi: “Sapevamo che per arrivare agli obiettivi, fissati in programmi pluriennali, ci sarebbero stati passaggi obbligati, che ci sarebbe stato da soffrire. Sappiamo cosa, come e quando lo stiamo facendo. L’allenatore non è assolutamente fuori da questo tipo di percorso: ognuno doveva migliorare e abbiamo la professionalità per farlo insieme. Siamo i primi ad essere arrabbiati e delusi quando perdiamo, se moltiplicate per cento la sofferenza che ha il maggior tifoso saprete quella che proviamo noi”.
CORRIERE DELLO SPORT Baldini: “Con o senza noi la Roma arriverà dove sa”
AUTOCRITICA – Baldini dunque, nel momento più duro da quando è tornato alla Roma, non si sottrae alla critica. “Non ci tiriamo indietro, il percorso va completato nel tempo, con i giocatori adatti, con autocritica, perché non siamo capitati qui per caso. I nostri proprietari (la cordata americana, ndr) , che per inciso hanno già speso quasi cento milioni tra denaro erogato e in via di erogazione, hanno da parte nostra la massima disponibilità. Ci è stata data carta bianca e in ogni momento, senza bisogno di dimissioni, le nostre fortune sono in mano alla loro volontà. Sappiamo dove si vuole arrivare e questa società, con o senza di noi, ci arriverà”. (…) “il gruppo è stato sopravvalutato a livello caratteriale”, ieri Baldini ha detto che “siamo anche molto contenti del comportamento dei calciatori,
nonostante ogni tanto anche io sia rimasto deluso da certi atteggiamenti poco determinati. Complessivamente però, la qualità dei giocatori che abbiamo portato è importante e la qualità di Luis Enrique è ancora più straordinariamente importante. Siamo coscienti di esserci imbattuti in un sacco di professionisti seri, la società è solida, unita e compatta. C’è unità di intenti, che poi è la migliore garanzia per il futuro”.
TEMPI – Per il dg giallorosso, il cammino non è in ritardo: “No, ma certo è giusto che i tifosi fischino se credono di essere delusi. Ma mi appello a loro perché ora ci serve compattezza, anche in questo senso. Anche noi siamo delusi, perché abbiamo la possibilità di arrivare persino al terzo posto e mancare continuamente le occasioni fa male. Le difficoltà erano previste, ma ogni volta che ci sbatti la faccia fa male lo stesso”. E allora come si avanti? Semplice. Con un mercato che punterà a «più giocatori possibili con i requisiti adatti a questo calcio, ma che anche adesso la squadra abbia un’idea di calcio, di quel calcio che volevamo sin dall’inizio, è indiscutibile”(…) “Credo – conclude Baldini – che la squadra sia buona, va migliorata, come le prestazioni di molti giovani che devono crescere. Ma intelaiatura e allenatore sono un grande punto di partenza. Confido molto che il lavoro che faremo insieme darà molte soddisfazioni ai tifosi, che le meritano. Ringrazio i tifosi per il credito che ci hanno dato, ci sentiamo ulteriormente responsabilizzati a restituire i risultati che meritano, nel minor tempo possibile. Se manteniamo compattezza tra società e tifosi, le premesse per fare bene ci sono tutte”.