(Corriere dello Sport) Non si può dire che i dirigenti della Roma si nascondano dopo le sconfitte. Anzi: quando le cose vanno male sono sempre lì a spiegare, a giustificare. Il problema è che i risultati della squadra, che ha sei punti meno dell’anno scorso e perde quasi una partita su due, impongono un’esposizione mediatica a cui avrebbero volentieri rinunciato. A Torino, dopo la lezione incassata dalla Juventus, era stato Sabatini a finire davanti ai microfoni; ieri è toccato a Franco Baldini, prima del confronto con i tifosi, uscire allo scoperto. «Mi sento di assolvere completamente la squadra – ha detto Baldini – che ha messo in campo tutto quello che aveva. I giocatori erano molto provati dopo il ko di Torino e hanno dovuto cominciare la partita sotto di un gol. Questo ha aumentato le sofferenze che nel primo tempo sono state evidenti. Mi sento però di spezzare una lancia in loro favore: nel secondo tempo hanno fatto il massimo per vincere. La rete della Fiorentina a tempo scaduto dà un’altra luce alla prestazione della Roma: il gol di Lazzari ha distrutto tutto» .
CORRIERE DELLO SPORT Baldini: “Vanno discusse le mie scelte, non il tecnico”
COME LUIS – Poi un’ammissione di colpa che ricorda molto l’atteggiamento di Luis Enrique. (…)«E’ normale che Luis si prenda le sue responsabilità ma io che sono sopra di lui, mi prendo le colpe per lui e i calciatori. C’è un solo responsabile in questa situazione e sono io. Se il progetto è percepito come fallito, è colpa mia. Ho scelto tutte le persone che compongono la dirigenza e la parte tecnica della Roma. E bisogna tener conto che tutto è stato fatto in fretta: la società esiste dal 18 agosto. Dubbi ne abbiamo, tanti. Ma pensiamo di avere individuato le cause dei problemi e le soluzioni» . Sicuramente non è in discussione la fiducia nel lavoro dell’allenatore, almeno dal punto di vista della società: «Semmai vanno discusse le mie scelte, non Luis Enrique. Ma finché io potrò scegliere, finché la proprietà americana vorrà che sia io a decidere, Luis Enrique sarà l’allenatore della Roma. Adesso è amareggiato e non sono nella sua testa. Fosse per me, però, resterebbe anche il prossimo anno» . Nonostante la rabbia del popolo: «La contestazione è legittima, perché i tifosi ci hanno sempre dato ampio appoggio. Ma ricordo anche lo striscione in favore di Luis, che testimonia l’amore per questo allenatore. Poi però può succedere che la passione si trasformi in risentimento» .
LUCIDITA’ – Non per questo, Baldini vuole agire d’istinto radendo al suolo un anno di lavoro:«Il nostro è un percorso pluriennale, interverremo per migliorare la squadra, ma c’è molto da salvare in questa prima stagione. Lo dimostra l’affetto del nostro pubblico, che non è venuto meno neppure in occasione della partita con la Fiorentina. Sapevamo che avremmo incontrato molte difficoltà. Ma ci aspettavamo di essere più o meno dove siamo ora. Il rammarico è che non ci siamo fatti trovare pronti quando avremmo potuto andare oltre le nostre aspettative. Questo ci fa abbastanza male» . (…)