(A. Ramazzotti) – Una bomba sul calcio italiano. Presidenti (di Reggina e Albinoleffe) che si accordano per combinare una partita, altri non meglio specificati dirigenti (di Albinoleffe e Padova) che fanno la stessa cosa, un altro presidente (quello del Siena) che “compra” con due giocatori del Modena il successo della sua squadra in trasferta, calciatori che incontrandosi pianificano il risultato prima del match (Ancona-Mantova un esempio), un arbitro (Bagalini) che non rifiuta di taroccare un incontro e che a tale scopo si vede con il capo degli zingari (Gegic), giocatori della Lazio che scommettono sull’esito di Lazio-Genoa, “garantiti” da Mauri e Milanetto. C’è tutto questo e molto altro ancora nel terzo interrogatorio del “pentito” Carlo Gervasoni. L’ex difensore del Piacenza lo ha reso in Procura a Cremona lo scorso 12 marzo e da ieri è stata tolta la secretazione. Ogni affermazione di “Gerva” va riscontrata perché in alcune occasioni si tratta di fatti riferiti (per giunta da personaggi che tutt’ora sono latitanti…), ma la portata delle rivelazioni è talmente grande da scuotere il sistema calcistico italiano dalle fondamenta. Se le responsabilità saranno accertate, ci saranno retrocessioni dirette di società e radiazioni di dirigenti. Gli inquirenti un mese fa avevano fatto trapelare che Gervasoni «si era presentato preparato». Le 13 pagine di interrogatorio lo confermano. Il “pentito” ha iniziato parlando di Lazio-Genoa, dell’incontro a Formello tra Zamperini, Ilievski e Mauri, dei giocatori della Lazio coinvolti nella combine (non sa i nomi) e che avevano scommesso molti soldi tramite un amico di Zamperini in un’agenzia di scommesse e dell’accordo con gli zingari per l’over alla fine del primo tempo. Poi è passato ad Albinoleffe-Siena, partita senza gol per 80′ (come da accordi), e a Lecce-Lazio combinata (over e successo dei biancocelesti con 2 gol di scarto) grazie a Zamperini. Inquientanti i dettagli, con 400.000 euro pagati da Gegic, entrambe le squadre coinvolte e i portieri Rosati e Benassi tra i protagonisti. Pilotata, sempre secondo Gervasoni che ha l’informazione da Gegic, è stata anche Brescia-Lecce. Idem per Piacenza-Albinoleffe con Gervasoni che dialoga direttamente con il prossimo “avversario” Passoni. Spunta una nuova gara dell’Atalanta, il derby con l’Albinoleffe, che Gegic prova a truccare trovando il “freno” di Doni «perché il presidente ci teneva molto che la partita venisse giocata in maniera regolare». Conferme sul tarocco di Chievo-Novara di Coppa Italia con Bertani referente degli zingari da quel momento in poi, ma anche sui tentativi di manipolazione su Novara-Ascoli, Siena-Ascoli, Albinoleffe-Ascoli, Livorno-Ascoli, Siena-Sassuolo, Mantova-Modena, Empoli-Mantova, Salernitana-Mantova, Ancona-Albinoleffe, Frosinone-Albinoleffe, Rimini-Albinoleffe, Pisa-Albinoleffe, Siena-Torino, Crotone-Grosseto, Livorno-Grosseto e tante altre gare. Clamoroso è l’inserimento nella vicenda dell’ex arbitro Roberto Bagalini che Gegic contatta tramite Gervasoni proponendogli al termine di un incontro nel ristorante del fratello Stefano a Porto San Giorgio tra i 50 mila e gli 80 mila euro per un Over. Per Albinoleffe-Ancona l’accordo è tra le squadre, per il pareggio di Albinoleffe-Piacenza viene messo al corrente anche il ds degli emiliani De Falco, mentre nel giugno 2007 è il ds del Verona Cannella a portare i soldi al Bari per “blindare” il successo (4-2) dei gialloblù.