(R. Boccardelli) Prendiamo i numeri, che hanno un valore assoluto, anche se in seconda battuta possono essere interpretati. E utilizzati per correggere, modificare, indirizzare nuove scelte. Premiate quelle della nuova gestione romanista per quanto riguarda la rivoluzione in attacco.
OSVALDO E GLI ALTRI – Via quattro attaccanti, dentro altri quattro, nuovi attaccanti, con un saldo di meno quattro sull’età media che da 26 passa a 22 (Totti escluso). Ma soprattutto il saldo attivo riguarda il numero dei gol segnati dai nuovi, rispetto a quello realizzato dai “vecchi” in questa stagione. Vucinic, Borriello, Menez e Okaka, che hanno fatto le valigie, hanno messo insieme solo 10 gol mentre i nuovi romanisti, Osvaldo in testa (con Borini, Bojan e Lamela) sono a quota 26. Un più 16 che non ammette repliche.
INCIDENZA – Altro è ragionarci sopra, contestualizzare. Prendere atto ad esempio che spesso Vucinic risulta tra i migliori in campo di una squadra che lotta per lo scudetto. Anche se, come a Roma, il montenegrino si concede parecchie pause tanto da essere perfino contestato allo Juventus Stadium non più di un mese fa. Quanto ai gol, Mirko è uno che difficilmente va in doppia cifra nonostante la sua indubbia valenza tecnica. Il trend è lo stesso anche in questa stagione. Restando in casa Juve, è Borriello che abbassa la media-gol degli attaccanti ceduti dalla Roma. […] Quanto a Menez, ceduto al Psg, il francesino si conferma talento a modo suo. Si accende (non sempre) e si spegne (spesso). Ancelotti lo sostituisce spesso in corso di partita. Okaka in comproprietà a Parma stenta a trovare spazio e anche lui, dopo i fasti della Primavera, non ha saputo tradursi in attaccante prolifico in serie A.
SORPRESA BORINI – Non è più il primo Osvaldo italiano e su questo tutti saranno ormai d’accordo. Certo, il caratterino è rimasto lo stesso, ma la confidenza con il gol ha conosciuto una progressione enorme […]. La vera sorpresa, ma non per tutti, è Fabio Borini. Primo campionato in A, già 9 gol all’attivo e una partecipazione al gioco totale. A 21 anni, Borini può presentarsi in doppia cifra in A. Non è da tutti, anzi, da pochissimi. I cinque gol di Bojan Krkic sono pochi rispetto alle attese, forse adeguati in base alle presenze visto che Luis Enrique spesso gli ha regalato solo spiccioli di partita […]. Quanto a Lamela, 20 anni appena compiuti, si sapeva già che non fosse un vero e proprio bomber, ma anche da lui, visto il suo modo di stare in campo, forse ci si aspettava di più come numero di gol. Ma è evidente che il futuro è suo in tutti i sensi.
DOV’E’ IL PROBLEMA? – Insomma, complessivamente è chiaro che le scelte in attacco di Baldini-Sabatini sono state premiate. Semmai il problema vero della Roma, oltre che di crescita generale, è nella zona difensiva. Urgente un’altra rivoluzione.