(R. Maida) – Ufficialmente, e anche informalmente, il messaggio proveniente da Trigoria è un ritornello che non è schiavo dei risultati: “Luis Enrique resta finché lo vorrà”. Ma i dirigenti della Roma, che sono stati rassicurati dalla proprietà sulla qualità del loro lavoro, non sono più tanto convinti che Luis Enrique voglia restare. Anzi. E quindi si stanno guardando intorno alla ricerca dell’eventuale sostituto. (…)
FAVORITO – Il piano in realtà si potrebbe chiamare VB. Perché nelle sue idee il continuatore perfetto del cantiere scavato da Luis Enrique sarebbe Villas Boas, che ancora non si è impegnato con una squadra per il prossimo anno dopo l’esonero dal Chelsea. “In questo momento Andrè si sta riposando con la famiglia – dice al telefono il manager, Carlos Goncalves – e non vuole pensare a niente che sia legato al calcio. Più avanti vedremo cosa può succedere”. Villas Boas è lusingato dall’ipotesi di rimettersi in gioco in una piazza importante, dove già è stata acquisita una mentalità di gioco propositiva, dove si è provato il 4-3-3, tanto più che ha già fatto un’esperienza italiana nell’Inter, come collaboratore di Mourinho. Ma vuole pensare bene alle sue mosse per non scottarsi di nuovo. Al Chelsea, dove pure era già passato, non si è mai ambientato, aveva impostato un programma di rinnovamento che non ha funzionato in un gruppo di campioni attempati ma orgogliosi (lo dimostra la finale di Champions League appena raggiunta). Sapeva già a dicembre, quando incontrò Baldini a Londra per amicizia e non per interesse, che prima o poi avrebbe perso la panchina (…)
ALTERNATIVE – Naturalmente, non è Villas Boas l’unica soluzione. E tra gli stessi dirigenti si discute: è saggio ingaggiare uno straniero nella stagione in cui non si può sbagliare? Qualcuno preferirebbe andare sull’usato sicuro. Tra gli italiani, considerando lontani Capello e Ancelotti, Baldini riporterebbe a Trigoria volentieri Cesare Prandelli. Ma anche Allegri, se dovesse lasciare il Milan, avrebbe le caratteristiche giuste per la Roma brillante che sognano i padroni americani. Per non parlare di Montella, che sarebbe gradito ai tifosi. All’estero piacciono ancora Bielsa, finalista di Europa League con l’Athletic Bilbao, il tedesco Klopp (Borussia Dortmund) e il francese Garcia (Lilla). Senza dimenticare Pep Guardiola. Se avesse voglia di tornare subito in panchina troverebbe a Trigoria i cancelli spalancati. Ma è un desiderio quasi irrealizzabile: un uomo stressato dal Barcellona difficilmente ripartirà subito dalla Roma