(R.Maida) – A questo punto è opportuno domandarsi: se Prandelli chiamasse per portarlo all’Europeo, Totti cosa risponderebbe? Ascolterebbe con interesse e orgoglio la proposta di un allenatore che gli ha lasciato un ottimo ricordo nei pochissimi giorni di lavoro in comune (agosto 2004). E potrebbe anche accettare di servire la patria. Ma solo a tre condizioni: 1) una richiesta esplicita del ct e della federazione; 2) una volontà popolare tangibile, senza divisioni o mugugni; 3) il benestare della Roma, che in questo momento non sembra entusiasta dell’ipotesi: un calciatore di quasi 36 anni potrebbe pagare lo sforzo di un impegno così stressante.
LANGUORINO – Totti è tentato di tornare in Nazionale a sei anni dall’addio ma non vuole creare frizioni all’interno di un gruppo già formato e rodato. La sua eventuale convocazione, d’altra parte, è giudicata preziosa dalla federazione, non soltanto dal punto di vista dell’immagine – Totti è conosciuto all’estero, molti azzurri no – ma anche per un plusvalore tecnico: osservando le assenze e le carenze dell’attacco, la partecipazione di un campione esperto migliorerebbe la qualità complessiva e le ambizioni della squadra.
RINVIO – Ma bisogna aspettare, come ha chiarito ieri Prandelli. Se tra sei partite Totti avrà conservato la condizione brillante che ha messo in mostra contro l’Udinese, la sua candidatura sarà seriamente esaminata (…)