Mentre a Pescara c’è l’autopsia su corpo di Morosini, le società di serie A litigano sulla decisione di slittare la giornata sospesa per la morte di Morosini. Oggi la decisione ma le polemiche sono tante.
Mentre a Pescara c’è l’autopsia sul corpo di quel povero ragazzo morto sul campo, ecco che i presidenti di serie A danno un’altra (pessima) dimostrazione di sé. Litigano per il recupero del campionato: chi vuole che domenica si giochi la giornata saltata per il lutto, chi vuole spostarla al 25 aprile. Inter, Napoli, Udinese e Genoa sono contro lo “scivolamento” del calendario proposto dalla Lega di A per una maggiore regolarità del campionato. In mezzo a questa discussione ci sono anche le (pay) tv con le loro pretese: il turno nel pomeriggio del 25 aprile non favorisce certo grandi ascolti (soprattutto se ci sarà Juventus-Roma).
Il dg della Lega, Marco Brunelli, ha tentato sino a ieri sera di mettere tutti d’accordo. Impossibile. C’è chi voleva ricorrere al Tar, chi al consiglio federale. E così si è dovuto arrendere, convocando per oggi pomeriggio un consiglio di Lega (monco: manca un vicepresidente e un consigliere, mai eletti in questi mesi…). L’occasione buona per litigare ancora. La soluzione più probabile, comunque, dovrebbe essere quella di giocare nel prossimo weekend le gare rinviate (quindi Milan-Genoa e Cesena-Juve), così il 25 aprile ci sarebbe la 34° giornata (Juve e Milan, le duellanti, giocherebbero alle 18,30 per esigenze tv). Ma non sarà facile mettere tutti d’accordo. Basta pensare alle parole durissime di Franco Baldini. Il mondo del calcio, e non solo, è rimasto sconcertato da queste liti dei presidenti. E se Giancarlo Abete e Antonello Valentini, presidente e dg della Figc, sono stati prudenti (“risolveranno di sicuro il problema”), ecco che il capo degli arbitri, Marcello Nicchi, ha affondato il colpo: “Le polemiche della Lega? Sono litigi che lasciano senza fiato. Giusto lo stop di Abete, il nostro mondo deve emanciparsi”. Il presidente della Lega calcio, Maurizio Beretta, si difende dalle polemiche che lo hanno investito in queste ore: “Noi abbiamo solo seguito le regole e non trovo giusto unire due atti così diversi come la morte di un ragazzo e una giornata di campionato. Ci sono posizoini diverse tra le società era quindi giusto convocare un consiglio straordinario della Lega e decidere”
-Ma ieri non è stato fuoriluogo litigare di giornate di campionato mentre ancora si piangeva la morte di un ragazzo di 25 anni?
“Ripeto sono cose diverse. Noi abbiamo condiviso immediatamente la decisione del presidente Abete di sospendere tutti i campionati ed abbiamo partecipato al dolore per la morte di Morosini. Poi però dovevamo decidere come andare avanti, ci sono state posizioni diverse e abbiamo convocato il consiglio per oggi pomeriggio”
-I presidenti hanno passato la giornata a fare conti tra squalifiche, infortuni e convenienze varie. Baldini ha detto: ‘Si è è passati dal tragico al ridicolo’. Non era è più opportuno passare la giornata di ieri a riflettere su come evitare che un ragazzo muoia in campo?
“Lo abbiamo fatto e cercheremo di trovare soluzioni perchè non coi sia più un caso Morosini. Ma per favore non
uniamo le due cose”
-Presidente, per noi era lei che doveva decidere ed evitare questo triste balletto sul calendario. Noi chiediamo le sue dimissioni….
“Io ho applicato le regole che prevede la Lega calcio, poi ognuno è libero di fare quello che crede”.
Fonte: Repubblica.it