È arrivato anche il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, a rendere omaggio alla salma di Piermario Morosini, deceduto ieri allo stadio Adriatico per arresto cardiaco. «È un dramma che travalica la realtà pescarese e quindi era doveroso essere qui», ha detto il sindaco. Mascia poi e tornato sulla vicenda dell’autovettura dei vigili urbani che ieri per qualche minuto ha intralciato l’arrivo sul campo di un’ambulanza dei soccorsi. «Domani mattina avrò il risultato dell’inchiesta interna – ha detto il sindaco – saremo equi e inflessibili, è evidente la grande leggerezza di chi ha lasciato in quel posto l’auto, ma in quella situazione non ha funzionato niente. Vorrei però che non si prendano scorciatoie, e non si accusi per questo il ritardo dei soccorsi, che non c’è stato. So che nell’immaginario collettivo l’ambulanza è quanto di più celere deve arrivare, ma ieri i primi soccorsi erano quelli sul campo e ci sono stati. In quel caso l’ambulanza – ha proseguito il sindaco – era solo un mezzo di trasporto successivo, infatti quando poi è entrata in campo è rimasta minuti in attesa di caricare il giocatore per portarlo in ospedale». Il sindaco ha poi parlato delle eventuali responsabilità sull’accaduto in termini più ampi. «Non per fare lo scaricabarile, ma lo stadio è a disposizione della società, e mentre la viabilità esterna compete al comune, dentro si delegano altri soggetti. Dalle prime risultanze informali che ho, il vigile urbano che aveva a disposizione l’auto era comunque al lavoro all’interno dello stadio anche se i primi confronti non sembrano essere convincenti. Ma – ha chiuso Albore Mascia – non vorrei che questa vicenda confondesse la funzionalità dei soccorsi che ieri non è stata scalfita».
Fonte: ansa