(A. Pugliese) – “Forse ci vuole uno psicoterapeuta per capire cosa succede davvero a questa squadra”. O forse un po’ di anima e di cuore in più.
Di certo, molto di più di quanto visto ieri sera. “Che ci dà la misura di quanto dobbiamo lavorare per il futuro — dice il d.s. giallorossoWalter Sabatini —. Abbiamo fatto una brutta figura, rinunciatari e sconfitti già in partenza. Ma questa è una squadra che ha una fragilità endemica. Luis Enrique? Non sono colpe sue, ma piuttosto di noi dirigenti che non gli abbiamo dato il materiale giusto”.
Sputo o no? Poi, il discorso scivola sullo sputo di Lamela. “Il ragazzo dice di aver fatto solo il gesto — continua Sabatini —. Se sarà accertato lo sputo, saremo noi a punirlo. Ma non per essere censori, piuttosto per educarlo. E’ un grande giocatore, ma questo è un gesto che non si può vedere in un campo di calcio. E a lui lo abbiamo già detto, con la maglia della Roma non dovrà succedere più». (…) «Dobbiamo vincere con Fiorentina e Napoli, anche se la distanza dalla Champions è oramai quasi incolmabile. Ma siamo convinti di poter fare 15 punti. Totti? Penso sia rimasto fuori per preservarlo, lui in casa è determinante”.