Che la stagione della Roma si avvii verso una deriva deludente ormai è accertato. I progressi più volte sbandierati in realtà non sono mai arrivati, anzi, stanno lasciando spazio a continue involuzioni che iniziano a preoccupare. I numeri condannano la nuova Roma in tutto e per tutto: 12 sconfitte in campionato, 14 complessive nella stagione, fuori da qualsiasi obiettivo già prima di Natale; 47 punti attualmente con una proiezione a fine anno di 56-57. L’eliminazione in Europa League nel turno preliminare ai danni dello Slovan Bratislava, rappresenta un unicum negli 85 anni di storia giallorossa. Provando a paragonare lo stato attuale con le peggiori stagioni “Spalletti” e “Ranieri” emergono dati interessanti:
Stagione 2008/2009 (allenatore Luciano Spalletti): La Roma chiude 6° a 63 punti, a meno 5 dal quarto posto valevole per l’ingresso in Champions, con 11 sconfitte all’attivo. Nella massima competizione europea raggiunge gli ottavi di finale venendo eliminata dall’Arsenal ai calci di rigore. In Coppa Italia eliminazione ai quarti di finale contro l’Inter a San Siro (sconfitta per 2-1).
Stagione 2010/2011 (allenatore Claudio Ranieri): La Roma chiude 6° a 63 punti, a meno 3 dal quarto posto valevole per l’ingresso in Champions, occupato in coabitazione da Udinese e Lazio. Totale sconfitte all’attivo: 11. Eliminata nella massima competizione europea agli ottavi di finale dallo Shakhtar di Donetsk di Lucescu. In Coppa Italia fuori in semifinale nella doppia sfida contro l’Inter.
I numeri più vicini a questa stagione sono quelli del 1996/1997 quando la Roma guidata da Carlos Bianchi (poi sostitutio da Liedholm e Sella) collezionò 13 sconfitte stagionali chiudendo a 41 punti in 34 giornate.
Partendo da questi dati e dando per scontato che un processo di rinnovamento tecnico e societario ha bisogno di tempo per raggiungere il proprio apice, è incomprensibile come si possa dare tutto questo credito ad un allenatore senza passato, quando fino a pochi anni fa si è voltato le spalle a tecnici che qualcosa di buono lo avevano ottenuto, almeno nei risultati nella capitale, investiti da numerose e giuste critiche, con statistiche incontrovertibilmente più rosee.
A cura della redazione di Gazzettagiallorossa.it