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GAZZETTA GIALLOROSSA Paolini (Cons. mercato): “Dodò? Sta rinnovando, il Corinthians non è una società di sprovveduti”

Dodò

Con il mercato in continuo mutamento, la Roma è alla ricerca di un nuovo colpo: per analizzare le strategie, sopratutto sudamericane, della società giallorossa, la redazione di Gazzettagiallorossa.it, ha contattato il consulente di mercato, Stefano Paolini. Ecco le sue parole:

Parliamo di Dodò, Roberto Carlos, lo ha etichettato come suo erede.

“Bisogna considerare che Roberto Carlos, ha giocato come laterale al Corinthians fino a poco tempo fa. Mi sembrano parole da sito ufficiale o una manovra da parte del Corinthians”.

Tornato dall’infortunio potrà essere adatto al calcio italiano?

“A parte l’infortunio, Dodò è un terzino che spinge bene in avanti, ma nella fase difensiva è ancora troppo poco maturo”.

Dodò?

“Il Corinthians tempo fa aveva mandato in prestito al Bahia anche Lulinha e Boquita, che anch’essi quando uscirono fuori erano grandissimi talenti, che poi non hanno rispecchiato le aspettative. Il Corinthians usa il Bahia come la Juve usava l’Avellino. Dodò nel 2011 ha giocato con il Bahia 14 partite ha fatto zero assist e ha tirato nello specchio della porta 7 volte con un gol. E’ un giocatore che gode del fatto che dietro di lui c’è Wagner Ribeiro che è colui che lo ha portato a Manchester (dove poi gli sono stati preferiti Rafael e Fabio). E’ il manager di Lucas e Neymar quindi molto legato agli ambienti del Santos e del San Paolo. Lui ha fatto si che Dodò fosse affidato a Junior Pedroso che è molto vicino agli ambienti del Corinthians e tra l’altro ne è tifoso”.

Situazione tra il giocatore il Corinthians?

“Il giocatore si svincolava il 31 luglio, ma il Corinthians gli ha proposto un rinnovo, ovviamente per trarne profitto. Quello che puzza è che fino a 15 giorni fa non c’era stata nessuna proposta. Il Corinthians ha venduto William per 15 milioni allo Shakhtar Donetsk, Andrè Santos al Fenerbahce e Dentinho per 8 milioni sempre allo Shakhtar Donetsk. Dodò è un giocatore che ha pochissima esperienza e che è passato in prima squadra grazie all’influenza di Wagner Ribeiro. Nonostante questo gli hanno preferito Fabio Santos che non è un giocatore da Serie A. Il Corinthians gli rinnoverà il contratto per non fare la figura degli sprovveduti”.

Come sta realmente Dodò?

“Il suo rientro in campo è previsto per giugno. Il ragazzo ha cominciato a mettere i piedi a terra circa una settimana fa, ora sta iniziando la seconda fase del recupero”.

Ha avuto modo di parlare con Sabatini?

“No, ma Dodò non lo avrei consigliato. Sicuramente è stato consigliato da un manager importante come Wagner Ribeiro. Per me c’è qualcosa di meglio, avevo suggerito altri nomi. Quello brasiliano è un mercato caro e prendi Dodo a parametro zero? C’è qualcosa che puzza, perché si era detto che sarebbe stato il Lamela della difesa, ma Lamela non l’hai preso a 0”.

Con il mondiale alle porte, è sempre una buona scelta comprare in Brasile?

“E’ sempre il momento giusto, alcuni giocatori non tanto i giovani quanto quelli che si stanno affermando definitivamente possono aspettare un altro anno per consacrarsi ancora di più e guadagnare il posto fisso in nazionale. Il Brasile storicamente anche a livello di nazionale, ha sempre avuto una grande tradizione. Solo il Brasile del 90′ non aveva grandi promesse”.

Le ultime voci parlano di un trasferimento di Wallace all’Arsenal? 

“Wallace gioca a destra, è molto bravo e di prospettiva, ma nelle marcature non è maturo. Il calcio inglese è il suo destino, non ci scordiamo che il 40% del suo cartellino era già del Chelsea”.

A cura di Flavio Festuccia

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