Sarà bufera, di quelle che cambiano faccia ai campionati. Le indagini della giustizia sportiva sul calcio scommesse sono in pieno svolgimento, tra audizioni di calciatori e studio delle carte che arrivano dalle procure di Cremona e Bari.
Ma lo scenario e i sussurri degli addetti ai lavori bastano per prevedere tante e dure condanne. In attesa dei processi (inizio probabile a maggio, a serie A conclusa), i giudici sportivi possono già contare su alcuni parametri. Lo schema per le penalità, in caso di responsabilità oggettiva dei club (colpevoli anche se ignari delle combine), dovrebbe essere quello varato per Atalanta-Piacenza dalla Disciplinare della Federcalcio: due punti per ogni partita truccata, più un punto per ogni risultato positivo e un altro punto in caso di reiterazione. In caso di responsabilità diretta, ovvero di club correi, la pena minima sarà la retrocessione. Ma in quale campionato verranno scontate le sanzioni? Nel torneo in corso, secondo gli auspici della Figc. Ma, norme alla mano, alcune penalità potrebbero pesare sul prossimo torneo, se più afflittive.
Atalanta. È il club di Cristiano Doni: l’uomo simbolo dell’inchiesta di Cremona, passato dalla Nazionale al carcere, reo confesso della truffa in Atalanta-Piacenza (3-0), gara di B del 19 marzo 2011. Per quella combine la giustizia sportiva ha già sanzionato i nerazzurri. Sotto inchiesta ci sono almeno altre due gare della squadra: Ascoli- Atalanta e Padova-Atalanta, entrambe finite 1 a 1. Rischio potenziale: sette punti di penalità.
Bologna . Sui rossoblu pesa Bologna-Bari del 22 maggio 2011, finita 4 a 0 per i pugliesi già retrocessi. Una delle cinque partite dell’inchiesta di Bari, dove è indagato Daniele Portanova, difensore del Bologna. Rischio potenziale: due punti. Cesena. Un’altra società che potrebbe pagare l’inchiesta barese. La gara nel mirino è Cesena- Bari del 17 aprile 2011 (1-0), e il calciatore indagato è Marco Rossi: l’anno scorso con i pugliesi, ora al Cesena. Rischio potenziale: tre punti.
Chievo. Tra gli indagati a Cremona c’è Sergio Pellissier del Chievo. Ieri l’attaccante è stato ascoltato a Roma dal procuratore federale Palazzi, assieme al compagno di squadra Luciano. A tirarlo in ballo due indagati, il “pentito” Ger vasoni ed Erodiani. All’attenzione della procura di Cremona, partite come Brescia-Chievo del 30 gennaio 2011 (0-3) e Inter-Chievo, del 9 aprile 2011 (2-0). Difficile quantificare eventuali sanzioni.
Genoa. Per il Grifone l’ansia arriva da Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 (4-2). La procura di Cremona è convinta che sia stata una partita addomesticata, come proverebbe anche la presenza di due degli “zingari” (gli scommettitori slavi) vicino Formello, il centro sportivo biancazzurro, la mattina della gara. A Cremona è indagato l’ex genoano Omar Milanetto. Verrà ascoltato da Palazzi il 12 aprile, assieme all’ex compagno Dario Dainelli, ora al Chievo. Rischio: due punti.
Lazio. Oltre che per Lazio-Genoa, i biancazzurri sono sotto esame per Lecce-Lazio del 22 maggio 2011 (2-4). L’indagato eccellente (a Cremona) è Stefano Mauri, che verrà ascoltato da Palazzi il 12 aprile, assieme al compagno Cristian Brocchi. Rischio: sette punti.
Lecce. È la squadra che rischia di più. Nell’inchie – sta di Bari si parla del coinvolgimento, tutto da provare, di un dirigente del club. Se provato, farebbe scattare la responsabilità diretta della società, che vale almeno la retrocessione. La certezza è che Bari-Lecce del 15 maggio finì 2 a 0 per i leccesi con autogol di Masiello. A Cremona sono indagati i giallorossi Daniele Corvia e Massimiliano Benassi. Rischio: da sei punti alla retrocessione.