(U.Trani) – “Io ho solo fatto finta. Non ho sputato”. Erik Lamela prova a negare l’evidenza, davanti ai dirigenti, nella pancia dello Juventus stadium. L’inquadratura televisiva, però, lo inchioda. Al quarantunesimo della ripresa, quando Lichtsteiner gli mostra quattro dita, l’argentino replica alla provocazione. Con uno sputo che va a colpire lo svizzero sul petto.
Ora la Roma prenderà provvedimenti. E se non scatterà la prova tv con la conseguente stangata (tre turni), sarà la società a tenerlo fuori mercoledì contro la Fiorentina all’Olimpico. Come accadde con Osvaldo quando a Udine diede uno schiaffo proprio a Lamela. Strana coincidenza: anche il centravanti saltò la sfida contro i viola. Walter Sabatini è duro con Erik: “Non ho visto le immagini ma ho raccolto qualcosa nello spogliatoio. Lichtsteiner avrebbe potuto evitare il gesto. Io lo sputo non lo vedo ma non faccio finta di non vederlo. Se c’è stato, saremo i primi a punirlo. Perché vogliamo crescere bene i giovani. Io ho detto a Lamela che se lo avesse fatto non avrebbe mai più dovuto farlo. Non verrà difeso, ma educato. Teniamo a lui, è fortissimo. Lui dice di aver simulato il gesto: è un ragazzo onesto. C’è stata una provocazione, ma non cambia la sostanza. Lo puniremo perché gli vogliamo bene”.
Luis Enrique, invece, inizialmente difende l’argentino, prendendosela con Lichtsteiner: “Non credo sia stato uno sputo… Aveva qualcosa alla bocca. Brutto il gesto di Lichtsteiner. Il calcio però poi ti ridà questi gesti, capiterà anche a lui di perdere quattro a zero. E’ brutto che un calciatore di questo livello che vince 4 a 0 faccia questa cosa”. Cambia atteggiamento quando gli ricordano che Totti fece lo stesso con lo juventino Tudor (…): “Non è bello quello che ha fatto Lamela. Due gesti bruttissimi. Si deve rispettare l’avversario. Se la società decidesse di metterlo fuori rosa, non mi preoccuperei: prendo uno della primavera e vado avanti”.