(U. Trani) – Luis Enrique, per ritrovare la serenità, deve stare in campo. Come ieri pomeriggio, nell’allenamento a Trigoria, dopo la sedicesima sconfitta stagionale. Nel lavoro quotidiano, più che in partita, l’asturiano dà il meglio di sè. Per come si comporta con i giocatori, per le cose che gli propone e gli spiega e in assoluto per la presenza che garantisce al gruppo. Lucho, prima di scendere in campo, si è rivolto proprio alla squadra. Quasi con affetto. Perché, convinto dalla fedeltà dei calciatori, ha voluto rassicurarli sul momento. E risollevarli anche tornando sul loro comportamento nella partita di mercoledì contro la Fiorentina. Per ripartire, nonostante le assenze pesanti che dovrà contare contro il Napoli domani sera: «Noi abbiamo sbagliato il primo tempo» ha spiegato Luis Enrique, riferendosi all’atteggiamento di squadra. E’ mancato il ritmo e il sacrificio. «La seconda parte della gara, invece, mi è piaciuta. Abbiamo avuto sempre l’iniziativa, abbiamo creato gioco e costruito occasioni. E’ quello che voglio e da lì dobbiamo ricominciare. Perché la stagione non è ancora finita». Ai giocatori ha ricordato che «nessuno, prima dell’inizio di questa stagione, ci ha chiesto di centrare un obiettivo. Nè a me nè a voi. Quindi dobbiamo rimanere tranquilli. Se quindi riuscissimo a conquistare almeno la qualificazione all’Europa League, sarebbe un buon risultato». Dopo il discorso dell’asturiano, i calciatori sono sembrati più sereni. Un’ora e mezza di lavoro. Per pochi. Così alla partitella ha partecipato anche Luis Enrique.