(M.Ferretti) – Occhio ai numeri: terzo gol di fila, dopo quelli segnati a Genoa e Milan. Dieci le reti complessive confezionate in campionato. E, in riferimento alla partita contro il Novara, all’attivo pure una traversa colpita con un colpo di testa acrobatico (…) e due assist-gol, uno per Marquinho e l’altro per Lamela. UnOsvaldo da 10 e lode, insomma. Non v’è dubbio che l’italo-argentino sia stato il protagonista più protagonista della manita che la Roma, ieri all’ora di pranzo, ha rifilato in faccia al Novara. Cinque reti: non male, visto che la squadra piemontese per sei volte nelle ultime otto partite aveva mantenuto la difesa inviolata. Osvaldo prima si è presentato con un cross di sinistro su misura per la testa di Marquinho (gol del pareggio romanista) poi è stato lui stesso a portare avanti la Roma, girando di testa alle spalle di Ujkani un calcio d’angolo battuto da destra da Totti. Qualche minuto dopo, Dani ha sfiorato il bis ma il suo ennesimo colpo di testa, stavolta figlio di una torsione spalle alla porta su assist verticale di Josè Angel, è andato a sbattere sulla traversa della porta del malcapitato Ujkani. Un Osvaldo da 10 e lode, anche se l’impressione è che possa fare ancora di più specie se/quando la condizione atletica migliorerà ulteriormente. L’infortunio patito all’inizio di gennaio, e che l’ha tenuto fuori squadra per parecchie settimane, sembra ormai definitivamente alle spalle, maOsvaldo non è ancora al top. Forse perché quando avrebbe avuto bisogno di giocare per mettere minuti nelle gambe, è stato costretto a fermarsi per due giornate per via dell’espulsione rimediata a Bergamo. Tornato a pieno servizio dalla partita casalinga contro il Genoa, Dani ha sempre lasciato il segno: prima il gol da tre punti contro i liguri, poi la rete del vantaggio giallorosso in casa del Milan quindi la sontuosa esibizione di ieri contro il Novara, con gol e assist a ripetizione. Dieci gol, primo attaccante di Luis in doppia cifra, e tutte reti su azione: come era già accaduto nella partita d’andata, ieri al Novara un altro gol di testa e ancora su azione di calcio d’angolo. Osvaldo ha segnato di testa (tre volte, contro il Novara e a Parma), di sinistro (a Lazio e Milan) e soprattutto con il destro (contro Siena, Atalanta, Napoli, Bologna e Genoa): un attaccante completo, implacabile nei sedici metri avversari. Dieci gol in 21 partite, non tutte giocate dall’inizio alla fine, anche per spedire un messaggio aCesare Prandelli, il ct dell’Italia che lo aveva escluso per punizione (preferendogli il compagno di squadra Borini) in occasione della partita amichevole di Genova contro gli Usa. Tre gol di fila per non farsi dimenticare e per continuare a inseguire una maglia azzurra ai prossimi Europei. Osvaldo punta a partire con il gruppo di Prandelli, sa che la concorrenza è feroce ma vuole costringere il cittì a portarlo in Polonia-Ucraina: l’unico modo per assicurarsi un posto è segnare; anzi, continuare a segnare come ha fatto nell’ultimo mese, con il nuovo record di reti nella massima serie. (…)