(L. Pasquaretta) – Una voce fuori dal coro. Era arrabbiato. Alla fine Osvaldo se l’è presa con Bergonzi: “Mi sono sentito preso in giro. Quando parli con questo signore qui sembra che ti rivolgi al Padre Eterno. Ho provato a parlarci, mi rideva in faccia. Mi sono sentito impotente. So che la società non vuole che dica queste cose, ma è cosi”. Il suo è stato uno sfogo a tutto tondo. (…) Poi il discorso si è spostato sulla partita. “L’avevamo preparata bene, ci tenevamo a fare una bella figura, visti anche gli altri risultati, dopo pochi minuti sei 2-0 e non te lo spieghi nemmeno te. E quindi non sapevamo che fare, non ce l’aspettavamo, eravamo talmente carichi e concentrati”
E ancora: “Dopo 28 minuti perdi 3-0 e sei un uomo in meno. Ti cambiano tutti i piani, ci dispiace per la gente che è venuta fino a qui, saranno delusi però chiedo ai tifosi, manca poco, hanno avuto pazienza fino ad ora, in questo momento abbiamo bisogno più che mai di loro, sono loro che ci danno quella spinta in più”. Osvaldo non riesce a darsi pace: “Siamo una squadra strana, che fa partite strepitose anche sul piano della cattiveria, e altre in cui sembra che non ci sia in campo. Io ci credo tanto in questa Roma. Non lo so cosa manca, io vado in guerra per difendere i miei compagni, da fuori sembrerà che manca la cattiveria, ma secondo me no. Non riesco a capire, però è giusto che voi da fuori pensiate così”.
Poi un altro appello ai tifosi: “Ci sono stati vicini tutto l’anno, lo so che è difficile in questo momento essere tifoso della Roma, ma chiedo di nuovo, siccome manca pochissimo, di aiutarci fino alla fine e poi decideranno se fischiare o applaudire. Anche noi siamo arrabbiati, io voglio sempre vincere, anche i miei compagni, ammazzerei qualcuno per vincere”. Osvaldo è fatto così: prendere o lasciare. Sul suo ruolo non ha voluto fare polemiche: “A inizio stagione ho fatto il centravanti, ma mi sono adattato a fare l’esterno”. A fine partita, battibecco tra De Rossi e i tifosi dopo che il giallorosso si era scambiato la maglia con Marchisio.